IO MI FACCIO IN QUATTRO PER I SÌ, E TU?
Partecipazione di Teri Volini e C e n t r o d ’ A r t e e C u l t u r a D e l ta
alla marcia per i beni comuni 6 giugno 2011 a Potenza
La natura se non è difesa muore e con essa rischia di giorno in giorno la stessa fine la parte più delicata di questa monade, l'uomo, minacciato in modo ridicolo dalla stessa violenza di cui è autore
(intervento del prof. Bruno Corà sul maestro Josef Beuys).
Teri Volini e C e n t r o d ’ A r t e e C u l t u r a D e l t a
hanno partecipato alla MARCIA PER I BENI COMUNI che ha visto la presenza attiva di Alex Zanotelli e Ulderico Pesce, organizzata da RADIO RED*AZIONE a Potenza il 6 giugno 2011 con le opere:
IO MI FACCIO IN QUATTRO PER I SÌ, E TU?,
GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI,
IO SONO UNO CON IL SOLE
Come artista “differenziata”, attiva nel promuovere arte in difesa della natura, desidero contribuire con delle opere innovative alla creazione di una più elevata coscienza personale e sociale
Coerentemente ad un percorso artistico pluriennale in tal senso ed in occasione dei prossimi referendum, ho presentato l'opera
IO MI FACCIO IN QUATTRO PER I SÌ, E TU?, tramite la quale - dichiarando implicitamente il mio impegno - compio una diretta affermazione/provocazione e contestualmente invito la società civile a dare un contributo consapevole ad un voto così importante per il futuro della regione e della nazione.
Lo slogan IO MI FACCIO IN QUATTRO PER I SÌ, viene rafforzato dalla “moltiplicazione” dell'immagine personale, già nota per la reiterata e tenace esposizione nella città di Potenza - talvolta non pienamente compresa e persino osteggiata da chi “guarda il dito invece della luna”, ma molto apprezzata da chi sente che l'arte oggi non può essere solo un fatto estetico o astrattamente concettuale.
L’Opera d'arte nel 3° millennio deve coniugare il valore estetico con quello comunicativo di importanti messaggi; servirsi della sua potenza espressiva per farci riflettere, riacquistare il senso perduto o attutito di una comune responsabilità, risvegliando in ognuno di noi la consapevolezza di essere parte di un tutto da cui dipendiamo ed in cui è indispensabile attivarsi per realizzare un cambiamento.
A mio avviso, la potenza dell'arte e la sua autenticità si rivelano pienamente in questo offrire contributi all’evoluzione della società; nell' ispirare e favorire l'espansione culturale e della coscienza.
Ecco perché come artista/attivista “mi faccio in quattro”, intensificando la mia azione creativa e comunicativa, con sforzi significativi e per di più in volontariato - cioè senza pubblici sostegni o contributi - producendo con tali intenti una serie di impegnative opere, tra cui:
GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI,
IO SONO UNO CON IL SOLE (opera collettiva con la partecipazione di 80 persone a livello regionale nazionale ed internazionale ),
IO SONO UNO CON L'ACQUA (opera di autocoscienza collettiva con la partecipazione di 40 persone a livello regionale nazionale ed internazionale ),
IO SONO UNO CON GLI ALBERI, 50 piccoli germogli per l'opera collettiva, protagonisti 50 ragazzi della scuola primaria Santa Maria di Potenza
ed infine IO MI FACCIO IN QUATTRO PER I SÌ, E TU?
Tutte le opere in pubblica affissione in cui utilizzo la mia immagine per comunicare messaggi in difesa dell'ambiente, sono dei MANIFESTI D'ARTISTA, che nulla hanno a che vedere con l'abnorme proliferazione di cartelloni e manifesti pubblicitari che invadono l'ambiente urbano ed extraurbano per convincerci della bontà dei "beni" e spingerci all'acquisto compulsivo.
I MANIFESTI D'ARTISTA creano una "situazione" diametralmente opposta alle operazioni commerciali della usuale pubblicità: l'artista espone consciamente la sua stessa persona fisica non per vendere qualcosa, nè per pubblicizzarsi né tantomeno per nutrire il suo ego, ma per invitare direttamente alla difesa della natura e dei beni comuni.
La potenza dell'arte e la sua autenticità si rivelano pienamente in questo offrire contributi all’evoluzione della società; nell'ispirare e favorire l'espansione culturale e della coscienza; nel far percepire quanto l'essere umano alienato abbia perduto il contatto profondo con se stesso e con l'ambiente: un essere che percepisce la Natura come altro da sé, sentendosi superiore ad essa e arrogandosi il diritto di usarla a suo piacimento, con i tragici risultati che conosciamo.
Possiamo pertanto affermare in coscienza che la nuova arte vuole avere un carattere positivamente perturbativo: senza fraintendimenti però, in quanto ciò che si vuole contrastare è lo pseudo-ordine imperante nella cultura e nella società: la nuova arte vuole perturbare ciò che è disarmonico per ri-creare uno stato di armonia e conoscenza …
grazie per l'attenzione al mio lavoro
Teri Volini
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