Un omaggio all'eroismo silente di uomini (e donne) nei tempi
Onorare la Vita – Onorare
la Morte
I
Sulla
costa occidentale dell'antica Trinacria
lungo
la baia di Guidaloca
in
un soleggiato pomeriggio di prima estate
sugli
scisti taglienti c’inerpicammo
per
raccogliere le cime piumate dell’elicriso
sature
di sole. All’ombra di un arco naturale
formato
da alti pini
dominanti lo scosceso sperone
dominanti lo scosceso sperone
ne
facemmo – insieme a Trixi –
ritorte corone
ritorte corone
con fili d'erba fiordalisi color del cielo
e
margherite selvatiche
II
Dall'alto
del promontorio biancorosato
le
offrimmo poi alle onde irrequiete
del mare spumeggiante
del mare spumeggiante
per
onorare l'Eterno Movimento
la
Bellezza e la Sacralità
dell'Esistente
Altre
due ancora ne andammo intrecciando
con
delicati papaveri dal cuore d’ebano
ranuncoli
ibiscus e anemoni rossi
un
ciuffo di velenosi oleandri
dello stesso colore
dello stesso colore
fiori
della passione e una carnosa euforbia
dalle
temibili spine
III
Verso
Palermo le portammo con noi
la
prima posando nei pressi di Capaci
sull'autostrada
dell’infamia e del tritolo
che
voleva ridurre uomini troppo alti
La
seconda deponemmo
sul
gradino più basso di una torre antica
da
allora insanguinata
nella
fortezza medievale di Carini
in
ricordo di Laura
la Baronessa uccisa per onore
la Baronessa uccisa per onore
e
di tutte le donne oltraggiate
dagli
infami uomini-Orco.
Dalla
raccolta Universi -2015
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