giovedì 27 febbraio 2020

1ͣ DECLINAZIONE DELL’AMORE AL TEMPO DEL CORONA VIRUS








Premessa 

Nessuna pretesa di gratuita attribuzione riguardo a “L’amore ai tempi del colera” di  Márquez: non poteva tuttavia non conquistarmi il rimando al titolo del romanzo, e il richiamo  a quello che è il bordone profondo dell’opera dello scrittore colombiano: una malattia estremamente contagiosa, che fa da sfondo e da drammatica metafora alla
narrazione e all’amore che in essa viene rappresentato...
Trasponendo quella fascinazione nel mio “racconto”, riferito al tempo e all’emergenza che ci ritroviamo a vivere,  mi sono rifatta a spunti o accadimenti reali, immaginando
e descrivendo alcune delle sfaccettature in cui l’Amore può essere  declinato  a seconda delle contingenze e delle persone coinvolte.
                                                                                                                                                                                     Teri Volini







SECOLO XXI - ANNO 2020 







 declinazione dell'amore al tempo del corona virus

Desiderio inappagato / gentilezza
 



LOMBARDIA, Codogno (LO): Stefano e Mila
26 febbraio




Nel paese lombardo di Codogno, centro del lodigiano, bollato come Zona Rossa del contagio, il sindaco ha firmato l’ordinanza per la chiusura di scuole, bar, ristoranti, negozi e luoghi di aggregazione. Da una settimana circa,   Mila è in quarantena, insieme a tutti gli altri abitanti: si sono ritrovati da un momento all’altro in una situazione allucinante, da coprifuoco: strade deserte e isolamento totale, che le forze dell’ordine fanno rispettare con posti di blocchi stradali e controlli severi. La poca gente che si sposta in paese per urgenze, è fornita di guanti e  mascherine che coprono naso e bocca: s’intravedono solo gli occhi, lo sguardo spaesato, come assente, quasi non si capisse bene cosa stia capitando.




La giovane Mila è innamorata: da circa due mesi s’incontra con Stefano, che abita appena oltre la zona chiusa. La contingenza che li ha – loro malgrado – separati, impedisce persino di vedersi, ed è straniante questo distacco forzato, per di più a una distanza così esigua, cosa che aggiunge un che di derisorio alla situazione e ne aumenta lo sgomento.

Stefano è sbigottito: preso d'amore per Mila, vorrebbe abbracciarla, stringerla a sé, dichiararle ad ogni istante il suo amore, stare insieme a lei. Percepisce questa lontananza come un’atroce beffa, un impedimento insano alla tessitura di quel meraviglioso filo di dolcezza che li collega; un blocco delirante a quella portentosa energia amorosa ed erotica che li attrae, ma  a cui la contingenza  vieta di trovare espressione.  



                              Il Bacio di  Hayez nella versione dello street artist Tye su un muro a Milano


Quel distacco assurdo, quella lontananza obbligata dei due, chilometricamente pur così vicini, li tormenta, li sfianca, li fa impazzire: non possono far altro che sentirsi al telefono, il che alla fine non fa che accrescere la frustrazione e il desiderio...
Basta! Devono almeno vedersi: così Stefano decide di avvicinarsi alla sua bella. Va in auto fino al limite della segregazione, chiedendo con un sms a Mila di uscire  di casa e di avvicinarsi alle transenne. Nel suo paesino, Stefano  è riuscito a trovare un mazzolino di margherite bianche dal cuore giallo: le porta con sé, strette al cuore.  

La notte scorsa Mila non è riuscita a chiudere occhio, ma leggendo il messaggio del suo moroso si prepara un caffè forte  e va all'appuntamento. Il cuore le batte forte: non  riesce a trattenere l'emozione. Alla “frontiera” però le guardie non permettono nessun incontro ravvicinato. Mila ha messo mascherina e guanti, ma le disposizioni sono perentorie, così si devono salutare da lontano, con gesti toccanti e baci inviati con la mano...

Stefano appare veramente sconfortato:  ̶  No, non ci possiamo lasciare così! Cerca un compromesso: chiede a uno dei vigili di portare alla sua bella le margherite.
Ma non prima di aver scritto un bigliettino sopra lo scontrino del fioraio:
 ̶  Amore mio, coraggio! Vedrai che presto l'incubo finirà. Ti amo, disperatamente...

















 

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