martedì 7 luglio 2020

E allora, diamo i numeri!






E allora, diamo i numeri!



... Bisogna usare  la persuasione e non la violenza diretta: si diffonderanno massicciamente, attraverso la televisione, divertimenti che adulano sempre l'emotività o l'istintivo.  Affronteremo gli Spiriti con ciò che è futile e giocoso.
È buono, in chiacchiere e musica incessante, impedire allo spirito di pensare.
[...] Si farà in modo di bandire la serietà dell'esistenza, di ridicolizzare tutto ciò
 che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della superficialità;
in modo che l'euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana
e il modello della libertà...



Questa profetica, quanto lucidissima sintesi dal libro di Günther Anders, "L'uomo è antiquato", 1956, c’illumina riguardo alla grande prudenza che dobbiamo porre  sugli  eventi di cui siamo osservatori  e compartecipi, affinché non ne diventiamo, per  mancanza di una giusta  attenzione, le vittime più o meno inconsapevoli.
Riguardo  al morbo  che ci affligge in questo 2020, siamo stati avviluppati da un panico  crescente, che – con tutto il rispetto per i morti, e le precauzioni da tenere nella giusta considerazione – molto probabilmente  è andato ben oltre il limite consentito a delle menti raziocinanti, provocando a sua volta più vittime collaterali del dovuto, nei campi della salute mentale, dell’economia e dello stato sociale, che sta prendendo una deleteria deriva.   

Cinque anni fa l'influenza provocava una strage, più di ventimila decessi in meno di cento giorni, l'Italia però non se ne accorse! 

Oggi, usciti dalle nostre case dopo una prolungata chiusura , siamo rimasti inglobati in una bolla di insano terrore: lo provano le immagini di persone “in maschera” mentre sono -  in solitario - alla guida delle loro auto, moto e biciclette, o all’aperto, su strade o in piazze desolatamente deserte,  nei parchi, nei boschi, o mentre si dedicano alla corsa su strada, regalando al loro sangue una bella dose di veleno: l’anidride carbonica di loro personale produzione, specie quella prodotta dall’attività fisica spinta.
Come lobotomizzati, senza nessuna possibilità di informarsi correttamente  per valutare poi il da farsi,  con una  propria, più ragguagliata visione delle cose.


I Numeri

Un aiuto importante  in questo ridimensionamento  delle  paure arbitrarie,  il  vero grande pericolo, che spinge a comportamenti incongrui ed a scelte rischiose, è rappresentato dai NUMERI: quelli dei dati ufficiali della mortalità  in Italia,  ad esempio,  e quelli comparati delle più importanti epi/pandemie nel mondo.


Precedenti epi/pandemie e altre cause di alta mortalità a livello mondiale:



1918 -1919. 50 milioni, forse 100 milioni, epidemia influenzale Spagnola, scoppiata in America dopo la 2° guerra mondiale (dati ISS), e sulle cui cause va indagato accuratamente

1957 - Influenza Asiatica - 1- 4 milioni di persone

1957 - Influenza aviaria - Asia (virus influenzale H2N2) ), 100.000 persone

1968 - Pandemia influenzale virus H3N2 - Hong Kong - tra 1 e 4 milioni. Solo in Italia, 20 mila persone.

1981- AIDS,  37,9 milioni

Ebola 2014 – 2016 – Africa, circa 11mila vittime

2009 – Suina - 100 mila – 400.000 morti

Attualmente: Colera: tra 21mila e 143 mila ogni anno

Più indietro nel tempo: 1346-53 - Peste: 50 milioni di morti (il 60% della popolazione europea)

Malaria, inizio millennio 1 milione e mezzo di decessi - 2018 - 405.000:
2019: 228 milioni di casi, 405.000 decessi

Per inciso: Inquinamento atmosferico, 177 milioni di morti all'anno, dei quali 2,9 milioni solo per il particolato e le polveri sottili.
Fame e denutrizione: 38 milioni di morti ogni anno per fame, di cui 7000 bambini al giorno


Principali cause di morte in Italia: dati ISTAT   20 3 2020


Tumori 180.085
Sistema respiratorio: (influenza – polmoniti)  53.372
Sistema  nervoso: 30.672
Diabete e sist. Endocrino: 29.519
Sistema circolatorio: 23.299
Disturbi psichici: 24.406

In sintesi:

Influenza stagionale:  (OMS)  250-500 mila persone  nel mondo
Italia:  53.372  malattie del sistema respiratorio (influenza – polmonite)

Covid-19:  560.000 nel mondo
vittime "ufficiali" in Italia 34.900 




Procedimenti singolari
 e conteggi distorti  in partenza

I dati permettono un ridimensionamento  decaptivante, benché tale numero non sia garantito, dal momento che non è stata operata la doverosa distinzione tra decessi per e decessi con Covid-19, cioè morti per altre patologie pregresse, spesso molto gravi, come cancro, diabete, ictus etc.,  specie tra gli anziani, la maggioranza dei morti, e fra i quali il 60,1% aveva 3 o più patologie pre-esistenti.

Anche dopo l’emergenza è stato  è incomprensibilmente seguito questo singolare procedimento, ed anzi si è attestata la tendenza di segnare i decessi come causati dal corona virus: il conteggio risulta così distorto in partenza,  in senso accrescitivo: i motivi di tale procedura sono tutti da scandagliare, non volendo credere che sia stato fatto per dei vantaggi economici relativi all’emergenza Covid 19.














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