martedì 16 dicembre 2014

FEMMINICIDIO- FEMMINIliCIDIO - molto più che un gioco verbale, articolo su rivista “Il LUCANO magazine”




Un affresco tridimensionale
 è uno dei graditi commenti all’ultimo articolo
- Femminicidio - FemmiLicidio - molto più che un gioco verbale-
 pubblicato sulla rivista “Il LUCANO magazine” di dicembre, tuttora in edicola





Sarei  lieta se lo leggeste, esprimendovi eventualmente in merito allo scritto, scaturito a seguito delle tragiche vicende della violenza sul femminile, su cui faccio un “articolato” ragionamento, ed in cui la violenza sulla donna è coniugata con quella verso la natura tutta includendo lo sprezzo per i valori attinenti la vita, la bellezza, il buon vivere insomma, che credo interessi tutti/e noi ...

I lettori e le lettrici scopriranno  anche il "conio" di un nuovo termine, FemminiLicidio appunto,  e potranno fare un  viaggio spazio- temporale, intravvedendo  altre culture che sembra avessero più a cuore il femminile e la natura...

Ricevere commenti  mi farà molto piacere, anche per sentire che c'è ancora un mondo vivo, sveglio e presente intorno a me, e non uno spazio vuoto e silenzioso, passivamente disattento.. 


Ricevere eventuali apprezzamentiè importante    non tanto per un  autocompiacimento, 
 ma  per quel sostegno psicologico che alleggerisce e riattiva il  tenace impegno, divulgativo di una cultura  "alternativa",
in cui mi preoccupo soprattutto di attuare una comunicazione indipendente, veritiera, semplificata ma non banale - su tematiche di grande attualità, viste in un’ottica la più aperta possibile.
 
Grazie per l'attenzione e buona lettura..



uno stralcio dal testo:
...... .Queste considerazioni  mi hanno  spinto a coniare  un termine ancora più complesso rispetto a femminicidio,  inclusivo  di quella terribile doppia violenza:   il FEMMINILICIDIO®:
 esso ci fa capire che è  in gioco  la sopravvivenza stessa del genere umano e del pianeta vivente. 


Non si tratta di un gioco linguistico, dal momento che il termine dichiara l’attentato di una parte insana del genere umano a sé stesso: distruggendo la femmina che  porta nel suo ventre le generazioni,  le nutre e se ne prende cura da secoli;  distruggendo  l’ambiente in cui vive  e che gli permette di vivere, di respirare, dissetarsi,  nutrirsi,  e di godere della bellezza, se lasciato intatto e incontaminato. 

Paradossalmente, quello stesso principio necrofilo, basato sulla    pratica costante e mitizzata della guerra   e della  violenza, dopo aver dominato  per  i circa 6.000 anni storici,  oggi sembra essersi concentrato  in una sorta di  mostruosa cristallizzazione  -  continuando a generare  ancora  guerre,  corruzione politica  e sociale,   un’economia malata,   e  l’agghiacciante  distruzione del pianeta .....



Nessun commento:

Posta un commento