lunedì 14 marzo 2016

LA PUNGENTE PALADINA DELLA LOTTA PER L'AGRICOLTURA SOSTENIBILE-- Condivisione testo integrale 'articolo pubblicato da La Grande Lucania Bus. il 29 febbraio 16


Condivisione del testo integrale
dell'articolo pubblicato da La Grande Lucania Bus.  il 29 febbraio, 

su richiesta di quanti non sono riusciti a prendere il mensile: ricordate che viene distribuito ogni fine mese!  





LA  PUNGENTE PALADINA DELLA LOTTA PER L'AGRICOLTURA SOSTENIBILE

Mi aveva molto colpito la notizia incredibile del divieto della produzione  vendita e persino pubblicizzazione  -  in Francia -   di un prodotto  tradizionalmente  usato   in agricoltura  fin dai tempi più antichi: il  macerato di ortica. Una multa di 75.000 euro era comminata a quanti infrangevano la prescrizione.
In definitiva, si consente a  pubblicizzare, produrre e vendere tutti i tipi di  chimici altamente tossici - concimi, diserbanti,  insetticidi etc.,  di cui  persino il contenitore non può essere riciclato per la sua pericolosità , mentre viene vietato il semplice quanto efficace  rimedio naturale.
Cosa dire dinnanzi al surreale  paradosso e alla chiara malafede di una direttiva che va spudoratamente a favore dei prodotti chimici delle multinazionali, responsabili dell’avvelenamento della terra, a livello locale  e planetario ?
 Una razionalità perversa e impregnata di burocrazia  - segnata da vili tornaconti - reclama  una certezza scientifica  - dimostrare che l’ortica non è dannosa! -  quando anche al più profano ne appaiono scontati i benefici. Ma il tecnico addetto ai  permessi vuole farla sparire! In realtà ciò che si vuol eliminare è la natura, e l’ufficiale-robot, guardiano della  “cultura”  dominante,  decreta la cancellazione  di ciò che non  conviene a un sistema lobbistico.

Il problema è la nostra ignoranza 

D’altronde è stata questa la tendenza dominante  negli ultimi sessant’anni, quelli del cosiddetto boom  economico, che  oggi ci appare in tutte le sue contraddizioni,  alla luce delle rovinose conseguenze  che ci hanno  portato alla soglia del dissesto da tanti  punti di vista, soprattutto della salute del territorio  e nostra.  

In poco più di mezzo secolo ci siamo talmente distaccati dalla natura, da riuscire a  concepire solo ciò che creiamo noi stessi, anche se è dannoso, anzi dannosissimo!

 In nome di un molto frainteso progresso, arriviamo a non riconoscere e a vietare le soluzioni organiche,  persino  quelle confermate dalla saggezza popolare
. Succede lo stesso con la medicina naturale, le erbe, etc..

Coccinelle,  Desmodium e Phytoseiulus.

 
Per fortuna oggi si parla sempre più di ecosostenibilità; la nuova attenzione porta a capire che i chimici possono essere sostituiti dai sistemi naturali.
Si può notare la differenza - soprattutto in termini di qualità e salute  - tra chi usa i primi e chi i secondi: oltre al macerato di ortica, di equiseto, di felce, di borragine, consolida o tanaceto,  ci sono gli insetti antagonisti dei parassiti, come  le coccinelle,  e il phytoseiulus, acaro predatore che divora il dannoso ragnetto rosso..  Ci sono le erbe sterminatrici delle parassite che distruggono i raccolti, come in Africa il Desmodium,  che ha salvato i contadini ridotti alla fame dalla Striga, senza avvelenare il terreno…  e il granturco, solo attaccandone le radici! Lo stesso scaccia le tarme dal grano.

Una giusta informazione 

Perciò la cosa giusta  è una  seria informazione,  leggi a favore di una benefica  sostenibilità,  cambio di mentalità  e di metodo;  la necessità di congedare le esigenze finanziarie delle grandi lobby  privilegiando la salute.
Usare prodotti naturali significa salvare la Terra, al contrario dei chimici che portano la morte al terreno e un inquietante circolo vizioso...
Basti vedere cosa è successo in India per colpa delle multinazionali, dai semi transgenici  ai velenosi concimi e pesticidi, che hanno causato rovina e morte - o suicidio per disperazione - dei contadini. Vandana Shiva insegna.

Bisogna andare alla radice del problema: ricominciare da zero si può e si deve fare Ricorrere alle piante amiche può servire più di tanti “trattamenti”, ad esempio l'erba medica che pompa l'acqua delle vigne,  il trifoglio che nutre gli insetti utili, creando un buon habitat.  


Senza parlare della permagricoltura, del metodo Fukuota, in cui le piante crescono tutte insieme  in un ecosistema vicendevole, protettivo, in grande abbondanza e sanità.

L'ortica,   erba dalle mille virtù.

Così l'ortica diventa il simbolo del nostro rapporto con la natura selvaggia, un rapporto tutto da ricostru ire; l’emblema della lotta per la conservazione dei rimedi naturali e per un’agricoltura  sana. 

La paradossale vicenda del macerato di ortica riassume con agghiacciante chiarezza la realtà degli interessi delle grandi multinazionali, scandalosamente collegate  al  potere con le loro pressioni e  il paradosso che ne consegue:mentre  chimici e pesticidi continuano a violentare la terra, si richiede all’ortica di “dimostrare” che non è nociva. E pensare che la polvere d'ortica è preziosa nella lotta contro la malnutrizione infantile, favorendo la produzione di latte materno!

Il macerato “fuorilegge”, tradizionalmente usato anche come  medicina  per i cuccioli, ha una semplice ricetta: fermentate le  foglie d'ortica per una decina di giorni - un chilo in 10 lt. d'acqua a 20°, se ne irrorano le piante, come antiparassitario e rinforzante del  “sistema immunitario”. 

Stupefacente la  lista dei componenti  della pianta, urticante a causa degli acidi formici,  presenti anche nelle api e nelle formiche come sostanze difensive 

Molteplici le proprietà, diuretiche, antiemorragiche, antireumatiche e antinfiammatorie; stimolante naturale,  l’ortica aiuta la depurazione dell’organismo.

Altissimo il valore nutritivo: ricca di flavonoidi dall'azione antiossidante, contiene ferro e altri minerali, cibo energetico, ricco di vitamina C, calcio, fosforo, magnesio, con  più proteine della soia  e 7 volte  più vitamina C dell'arancia, fa parte delle piante che hanno nutrito i nostri antenati per migliaia di anni.

Oggi i cuochi più in la usano per menu raffinati: risotto, frittelle, polpette,  minestra  o vellutata  d'ortica,  decorata con foglie fiori e petali, o ripieno di ravioli e ottime omelette

Certo che se non fosse surreale, sarebbe una barzelletta: pretendere di certificare la “non pericolosità”  di una simile eccellenza oggi  ancora misconosciuta  -  facile  come bere … una tisana dell’erba stessa  - soprattutto se si paragona a tutto l’orrore che viene sversato nelle acque, nella terra, nell’aria, impunemente e da anni ormai, condannandoci  a morte lenta ogni giorno, è davvero da mondo alla rovescia!


Teri Volini, artista biofila, operatrice culturale
Presidente Centro d’Arte e Cultura Delta di Potenza   

terivolini.art@gmail.com

pubbl su blog il 29 2 16 


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