Cum grano salis, prego!
Un pizzico di sale
nella minestra la rende più gustosa e apporta elementi di cui il corpo ha
bisogno: ma cosa succede se invece ne
mettiamo di più? Anche solo un mezzo cucchiaino, e il cibo diventa immangiabile. Figurarsi se ve ne aggiungessimo
un cucchiaio intero, una tazza o
più, insomma una quantità eccessiva: sarebbe la saturazione, dannosa o fatale per qualsiasi essere vivente.
L’esempio - in apparenza modesto e "casalingo" - mi è
stato suggerito dal detto latino.
Cum grano salis (un po’ di discernimento) è un monito alla saggezza dei comportamenti, alla prudenza che in ogni atto, personale o collettivo - e istituzionale - è d’obbligo, se non vogliamo trovarci in grosse difficoltà
Cum grano salis (un po’ di discernimento) è un monito alla saggezza dei comportamenti, alla prudenza che in ogni atto, personale o collettivo - e istituzionale - è d’obbligo, se non vogliamo trovarci in grosse difficoltà
Tenere alto il senso della misura vale per ogni cosa, e, nello specifico, per le energie rinnovabili, per le quali abbiamo tanto lottato e che ora - cadute nelle mani rapaci di multinazionali che mettono al primo posto il loro profitto, non esitano a trasformare un mezzo, buono in partenza, in un danno, “saturando” il territorio con le loro “Imprese”
Succede con le pale
eoliche e con i pannelli solari, che, salutati all’inizio come una fonte di
salvezza dal nucleare o dal petrolio, si rivelano adesso dei mostri tentacolari nella realtà del proliferare
indisturbato, dell’invasione ad oltranza
del territorio, della sostituzione - forzata
col danaro - dei fertili campi che si dovrebbero invece salvaguardare e di cui incentivare la
coltivazione come preziosa risorsa - con l’avanzata dei giganti di cemento e
delle luccicanti distese riflettenti..
Una sorta di nuova colonizzazione …
Una sorta di nuova colonizzazione …
Il
carattere intensivo degli interventi e le alternative ignorate
Il problema non è il
pannello solare o la pala eolica in sé, ma il carattere intensivo degli interventi e – a causa dei forti interessi a monte - l’arretramento o l’annullamento della ricerca di
ulteriori modalità per produrre energia, o per il perfezionamento di quelli
esistenti, come succede in altre società civili.
In Germania o comunque in molti paesi più responsabili,
pannelli solari vengono man mano sostituiti da congegni simili che, partendo dallo
stesso favoloso principio di catturare il sole per produrre energia, riducono
sempre più le loro dimensioni, ad esempio diventando una “piastrella” murale o
una tegola, o un vetro per finestra, adempienti alla stessa funzione in maniera
sostenibile.
Senza contare che
esistono tanti altri modi per contribuire
all’approvvigionamento energetico, tra cui il recupero degli olї esausti grazie a speciali
macchinari che li trasformano in ottimo carburante dopo aver fatto evaporare
l’acqua ed filtrato i residui solidi!
Vedi articolo alternative al petrolio: La rivincita del Pyrococcus furiosus, ovvero: è possibile fare a meno del petrolio? Già pubblicato su La Grande Lucania maggio/ giugno 2015 - su blog Teri Volini: http://terivolini.blogspot.it/2015/07/la-rivincita-del-pyrococcus-furiosus.html
Vedi articolo alternative al petrolio: La rivincita del Pyrococcus furiosus, ovvero: è possibile fare a meno del petrolio? Già pubblicato su La Grande Lucania maggio/ giugno 2015 - su blog Teri Volini: http://terivolini.blogspot.it/2015/07/la-rivincita-del-pyrococcus-furiosus.html
Da anni si sente parlare di alternative, di cui non
solo abbiamo poca conoscenza a causa dello scarsa informazione mediale, ma che poi
scompaiono nel nulla.
Che i grandi interessi ormai cristallizzati sulle “tradizionali” fonti di energia, petrolio in primis, c’entrino – e non poco - è ipotesi non peregrina! Esistono situazioni al limite dell’incredibile, in cui persone geniali, che si adoprano per il bene comune e per l’ecosostenibilità, non solo non vengono prese in considerazione, ma addirittura boicottate perché “disturbano” gli interessi precostituiti.
Basilicata,
Piani del Mattino, 2017
Già nel 2014, a novembre, nei pressi di Potenza vicino
Potenza, in una fredda ma splendida giornata di sole, un drappello di cittadini
interessati alla salvaguardia del territorio e della salute pubblica e del
paesaggio manifestava sotto la prima delle 8 pale di 40 metri
previste lassù e già in corso di installazione.
Il luogo è bello,
importante dal punto di vista faunistico, tra l’altro sede del passaggio degli aironi
cinerini, di grandi uccelli dal piumaggio bianco e nero, che lo hanno scelto per nidificare. Anche il Nibbio
reale è di casa da queste parti, in
tutta la sua fiera bellezza. L’altopiano, molto ventoso, si trova a ridosso
della Costa della Gaveta che è praticamente la periferia di Potenza, ed era stato
scelto per l’installazione delle gigantesche pale, che seguivano le tantissime
già presenti dappertutto in Basilicata, come si può osservare un po’su tutti i
profili collinari ..
Le manifestazioni avvenivano
mentre già la prima torre si ergeva nel
bel mezzo di un vasto terreno agricolo, arato e pronto per la semina. Si parlava allora di un lotto di otto aerogeneratori da realizzare uno
vicino all’altro nello spazio di circa 400 metri, alcuni dei quali vicinissimi
alle abitazioni ed alle strade, a formare un vero e proprio parco eolico
Oggi, a distanza di
soli tre anni, ne stanno “ignobilmente” installando 51, in prossimità di
abitazioni dove vivono stabilmente famiglie, donne, anziani, bambini …
Ecco un altro territorio destinato alla desertificazione, deprivato della sua capacità produttiva per ospitare – con pagamento compensativo - i giganti di cemento che – tolta ogni precauzione e senso della misura – da produttori di un’energia utile alla comunità diventano produttori di danni.
Ecco un altro territorio destinato alla desertificazione, deprivato della sua capacità produttiva per ospitare – con pagamento compensativo - i giganti di cemento che – tolta ogni precauzione e senso della misura – da produttori di un’energia utile alla comunità diventano produttori di danni.
Comunicato 2014
Già nel novembre 2014 il Comitato di cittadini
stilò un comunicato, facendo notare che:
“Dal
punto di vista ambientale e paesaggistico, la presenza – allora - di
otto pale eoliche della altezza di circa 40 mt (quanto un palazzo di 13 piani!)
rappresentava un vero e proprio scempio;
Dal punto di vista della sicurezza, la presenza di tante pale eoliche in prossimità di strade, abitazioni e impianti sportivi rappresentava un rischio da non sottovalutare, tra cui i casi di rotture di pale e incendio del rotore
Dal punto di vista della sicurezza, la presenza di tante pale eoliche in prossimità di strade, abitazioni e impianti sportivi rappresentava un rischio da non sottovalutare, tra cui i casi di rotture di pale e incendio del rotore
Già
nel 2014 si faceva notare che, dal punto
di vista energetico, la realizzazione di 8 aerogeneratori da 60 Kw era operazione superabile da una sola pala da 1Mw, che, ubicata
secondo principi di compatibilità ambientale, paesaggistica e di sicurezza,
genererebbe energia equivalente a oltre
16 aerogeneratori.
Si
faceva anche notare che, dal punto di vista economico, i proprietari
terrieri sono allettati da compensi immediati, mentre in realtà vanno incontro a pesantissimi inconvenienti economici.
I proprietari terrieri, per la presenza della pala, vanno incontro alla
svalutazione della loro proprietà, al fatto che sulla loro terra non si potrà
più costruire, che dovranno pagare le tasse non più come zona agricola, e
soprattutto si dovranno accollare gli elevatissimi costi di rimozione e
smaltimento della pala dopo che la stessa sarà usurata
Tenere alto il senso della misura
Il Comitato chiedeva con forza alle istituzioni Regionali e Comunali ed alla Magistratura di intervenire immediatamente per fermare operazioni inutili da un punto di vista energetico e distruttive del paesaggio e dell’ambiente le cui conseguenza sarebbero ricadute per anni sul territorio comunale e sulle generazioni future. Invece oggi, non solo a quelle rimostranze non è stato dato alcun peso, ma le pale si sono moltiplicate mostruosamente.
Diventa
davvero urgente pensare e agire con sale in zucca:
discernimento, senso di responsabilità. una
maggiore e libera informazione, lo
sguardo verso il bene comune e le generazioni future, il tutto alla luce
dell’Etica e della prudenza nelle decisioni istituzionali: solo questo potrebbe evitare danni in progress, e non
solo agli abitanti di Piani del Mattino …
Prof.ssa Teri Volini
Artista biofila
Artista biofila
Presumo che ci siano inesattezze e argomenti strumentali.
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