lunedì 20 novembre 2017

L’ERBA DELLE DONNE: LA SALVIA. articolo su GLB per L’ANGOLO DELLE ERBE della Strega Tegiumaro





L’ANGOLO DELLE ERBE

della Strega Tegiumaro



 L’ERBA DELLE DONNE:  LA SALVIA


La potenza guaritrice delle piante officinali  si rivela in pieno nella salvia,  erba salvifica e coadiuvante in diversi disturbi, in particolare quelli tipici delle donne. La sua ricchezza in fitoestrogeni vegetali la rende utile per le mestruazioni dolorose e per taluni disturbi delle ovaie,  mentre la  proprietà di ridurre  la sudorazione, offre sollievo alle vampate di calore della menopausa.
Grazie  ai principi attivi dei suoi oli essenziali, stimola le funzioni dell’intestino e della cistifellea; abbassa la glicemia, ed ha proprietà balsamiche ed espettoranti
Come sottolineavo  nel nostro primo incontro, bisogna essere molto prudenti nell’uso delle erbe , e questo vale pure per la salvia, anche se è un’erba familiare, che viene usata anche in cucina: nei fagioli, ad esempio, nelle carni – per chi ne fa uso – come  ripieno della pasta di casa,  e  favolose sono le frittelle preparate con le foglie della pianta, di una certa grandezza.


Poiché contiene anche tannini, conviene non bollirla, o appena sobbollirla con delicatezza,  così da evitare l’amaro, e ottenere  delle ottime tisane  lasciando che ceda pian piano le sue sostanze all’acqua caldissima, a pentola spenta. Un pizzico di miele, una scorzetta di limone – tutto organico, ovviamente, se non ci vogliamo cuccare pesticidi e tutte le orribili sostanze che usano in agricoltura e che tante malattie fanno arrivare – e voilà la nostra benefica bevanda  dorata …

  
La salvia ha tante altre doti, fra cui quella, in uso esterno,  di pulire e purificare  denti e gengive, anche con arrossamenti e ulcerette, senza gli effetti collaterali dei prodotti  chimici comunemente usati.  Basta masticarle! Dimenticavo: le foglie devono essere fresche, o appena bollite,  per il colluttorio … 



Quando  raccogliamo la salvia, usiamo le foglie -  che potremo comporre in mazzetti e seccare all’ombra,  poi conservarli in sacchetti di carta o tela -  ma anche, nella bella stagione,  le sommità fiorite: e ricordiamo sempre di controllare la purezza del suolo, rifuggendo da  luoghi inquinati,  sempre più frequenti.  
Altrimenti, il consiglio migliore per rifornirvene  è  cercare una  contadina fidata, o  tentare  una piantagione casalinga, con   terriccio sabbioso e  molta luce; pure in questo caso, assicuratevi della provenienza organica  della pianta e seguite  le indicazioni, anche per le innaffiature: è una pianta esigente! D’altra parte, dà tanto!


Tegiumaro 

Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano 

Il termine strega viene  ovviamente usato nel suo originario significato di conoscitrice di erbe, raccoglitrice, esperta di semplici preparati, e molto di più ….

Verrà in seguito pubblicata un’estrapolazione dalla ricerca della prof.ssa Volini sul tema, tratta dai suoi studi di risemantizzazione,  ovvero il contributo che ognuno/a di noi può dare per "rimettere in piedi il mondo a testa in giù";  ripristinare il giusto significato delle parole, spesso corrotto  nel tempo ad uso e abuso della cultura dominante 



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