sabato 20 gennaio 2018

L'addolcente malva - L’angolo delle erbe della Strega Tegiumaro

L’angolo delle erbe 

                        della Strega Tegiumaro

Articolo pubblicato su  GLB  di  gennaio 2018 

Per i lettori distratti: il termine Strega è ovviamente da intendere nel suo significato originario di conoscitrice di erbe, raccoglitrice, esperta di semplici preparati, e molto, molto di più … Verrà in seguito pubblicata un’estrapolazione dalla ricerca sul tema


L'addolcente malva



Tra le erbe  da non trascurare nel nostro  herbal case, e da portare  dappertutto, c’è sicuramente la malva, per le sue qualità emollienti, lenitive, anti-infiammatorie, leggermente lassative ed espettoranti.

Sia che parliamo della malva alcea o di quella silvestre, portatela sempre con voi in piccole bustine autopreparate: sarà   una panacea,  in caso di mal di stomaco o mal di pancia, innanzitutto. 






Se ne  raccolgono  le foglie e i fiori da maggio/giugno a settembre, sempre in luoghi puliti e incontaminati, mi raccomando, con grande attenzione sia riguardo al terreno che all’aria e all’acqua  che irrora i terreni: tra concimi chimici, diserbanti ed estrazioni petrolifere,  il rischio di contaminazione è grande! 
Dopo aver seccato il raccolto all’ombra, si conservano in sacchetti di carta o di tela, tipo quelli per il pane.

In caso di bronchiti e catarri, l’infuso  allevierà  la tosse e l’espettorazione, e sarà  prezioso emolliente per la gola e per la bocca in caso di stomatiti, afte, ascessi dentari, senza parlare dei clisteri per il lavaggio intestinale e vaginale, dagli effetti rinfrescanti e sedativi. 
Al pari della salvia, la malva è molto  utile  per l’igiene della bocca, strofinando denti e gengive fragili, e per lenire le palpebre irritate.




L’infuso, preparato con pochi grammi di fiori e foglie secche in una tazza d’acqua bollente, e lasciato riposare un pochino,  oltre  che per l’uso interno, va bene per la pelle secca e arrossata e i pruriti, grazie alle proprietà idratanti e ammorbidenti. 
Anche le radici pestate  offre la malva, per  curare  foruncoli e paterecci: ma attenzione a raccoglierne poche, per non rovinare la pianta!

Le foglie della malva si ritrovano anche in cucina, cotte o crude,   nelle  insalate, con ottimi effetti per la stitichezza cronica.
Quante virtù sono racchiuse in una pianta così comune e quanta bellezza in quei fiori dalla tinta così delicata: color malva, appunto!


Teri Volini  
Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano






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