domenica 2 novembre 2014

Cum grano salis. Pale eoliche e pannelli solari ai Piani del Mattino e non solo




Energia Ambiente Salute Etica 
Pale eoliche e pannelli solari:
 Cum grano salis, prego!

Un pizzico di sale nella minestra la rende più gustosa e apporta elementi di cui l’organismo ha bisogno: ma cosa succede se  invece ne mettiamo di più? Anche solo un cucchiaino,   e diventa   immangiabile. Figurarsi se ve ne  aggiungiamo  un cucchiaio intero,  una tazza,  un sacco,   insomma una quantità eccessiva:  è la saturazione,  fatale per  qualsiasi essere vivente.

L’esempio - in apparenza modesto e casalingo- mi è stato suggerito dal detto latino; 
cum grano salis, con un po’ di discernimento: un monito alla saggezza nei comportamenti, alla prudenza che in ogni atto, personale o collettivo - e istituzionale -  è d’obbligo, se non vogliamo trovarci in grosse difficoltà. 

Tenere alto il senso della misura vale per ogni cosa, e, nello specifico, per le energie rinnovabili, per le quali abbiamo tanto lottato e che ora - cadute nelle mani rapaci di multinazionali che mettono al primo posto il loro profitto, non esitano a trasformare un mezzo buono in partenza,  in un danno, “saturando” il territorio con le loro “Imprese”


Succede con le pale eoliche e con i pannelli solari, che, salutati all’inizio come una fonte di salvezza dal nucleare o dal petrolio, si rivelano  dei mostri tentacolari nella realtà del proliferare  indisturbato, dell’invasione ad oltranza del territorio, della sostituzione - forzata col danaro -  dei fertili campi  che si dovrebbero  invece salvaguardare e di cui incentivare la coltivazione come preziosa risorsa - con l’avanzata dei giganti di cemento e delle luccicanti distese riflettenti ..

Una sorta di nuova colonizzazione …

 













Il problema non è il pannello solare o la pala eolica in sé, ma l’intensività degli interventi e – a causa dei  forti interessi a monte - l’arretramento o l’annullamento della ricerca di ulteriori modalità per produrre energia, o di perfezionare quelli esistenti, come succede in altre società civili.

 In Germania o comunque nei paesi nordici, i pannelli solari vengono man mano sostituiti da congegni simili che, partendo dallo stesso favoloso principio di “catturare” il sole per produrrre energia, riducono sempre più le loro dimensioni, ad esempio diventando “piastrelle” mural, tegole, vetri per finestra etc., adempienti alla stessa funzione in maniera sostenibile.  

Senza contare che esistono  tanti altri modi per contribuire all’approvvigionamento energetico, tra cui il  recupero degli olї esausti grazie a speciali macchinari che li trasformano in ottimo carburante dopo aver fatto evaporare l’acqua ed filtrato i residui solidi! 














Da anni  si sente parlare di alternative energetiche , di cui non solo abbiamo poca conoscenza a causa della scarsa informazione mediale, ma che poi scompaiono nel nulla.
Che i grandi interessi ormai cristallizzati  sulle “tradizionali” fonti di energia, petrolio in primis, c’entrino qualcosa, è ipotesi non peregrina


Esistono situazioni al limite dell’incredibile, in cui persone geniali, che si adoprano per il bene comune e per l’ecosostenibilità,  non solo non vengono prese in considerazione, ma addirittura boicottate perché “disturbano” interessi precostituiti.



 













Torri ai Piani del Mattino

Sabato 1 novembre, ai Piani del Mattino, vicino Potenza, in una fredda ma splendida giornata di sole, mentre non lontane scintillavano le  Dolomiti Lucane,  un drappello di cittadini interessati alla salvaguardia del territorio e della salute pubblica e del paesaggio  manifestava  sotto la prima delle 8 pale di 40 metri previste lassù e già in corso di installazione.

Il luogo è bello, importante anche dal punto di vista faunistico, tra l’altro sede del passaggio degli aironi cinerini, grandi uccelli dal piumaggio bianco e nero, che lo  hanno scelto per nidificare. 
Anche il Nibbio reale  è di casa da queste parti, in tutta la sua fiera bellezza.

L’altopiano molto ventoso, si trova a ridosso della Costa della Gaveta che è praticamente la periferia della città ed è stato  scelto per l’installazione delle  gigantesche pale, che seguono le tantissime già presenti dappertutto in Basilicata, come si può osservare un po’su tutti i profili collinari ..

















Sono già presenti i macchinari e le attrezzature per la realizzazione di un impianto eolico attraverso la concessione derivante da una  Procedura Abilitativa Semplificata con cui un privato fa sapere che iniziano i lavori per la “costruzione di un aerogeneratore minieolico”.

La prima  torre già si erge, circondata da un vasto terreno agricolo, che è stato pure arato, come pronto per  la semina. 
Ciò è in ogni caso un primo problema, concreto ed etico. Se infatti ci sarà piantato del grano, chi garantisce che non sarà un grano insano dato che le pale generano elettromagnetismo? 
E se non sarà piantato nulla,  ecco un altro territorio destinato alla desertificazione, deprivato della sua capacità produttiva per ospitare – con  pagamento compensativo a privati  avidi quanto ingenui - i giganti di cemento produttori di un’energia che  ha fin troppe controindicazioni. 

L’impianto è il primo di un lotto di otto aerogeneratori che dovrebbero essere realizzati uno vicino all’altro nello spazio di circa 400 metri, alcuni dei quali vicinissimi alle abitazioni ed alle strade, a formare un vero e proprio parco eolico

Si è creato un Comitato di cittadini del posto, che ha stilato il seguente comunicato, facendo notare che:
1 “ Dal punto di vista ambientale e paesaggistico, la presenza di otto pale eoliche della altezza di circa 40 mt. (quanto un palazzo di 13 piani!) rappresenta un vero e proprio scempio; nessuno in Toscana o in Umbria si permetterebbe solo di pensare, proporre o autorizzare un tale massacro del territorio, per di più in prossimità del capoluogo di regione e in un’area agricola ancora prevalentemente intatta e con presenza di fauna protetta.

2         Dal punto di vista della sicurezza, la presenza di otto pale eoliche in prossimità di strade, abitazioni e impianti sportivi rappresenta senz’altro un rischio che viene largamente sottovalutato; non sono rari i casi di rotture di pale e incendio del rotore (senza andare lontano basta vedere quello che resta delle pale dell’aerogeneratore ubicato in contrada Frusci di Castelsaraceno (PZ); se dovesse accadere un incidente, anche mortale, chi pagherà per questo?

3         Dal punto di vista energetico, la realizzazione di 8 aerogeneratori da 60 Kw è operazione assolutamente inutile: una pala da 1Mw, ubicata secondo principi di compatibilità ambientale e paesaggistica e di sicurezza, genera energia per oltre 16 aerogeneratori che si vogliono mettere nelle campagne intorno a Potenza!!!

4         dal punto di vista economico, i proprietari terrieri sono allettati da compensi immediati mentre in realtà si va incontro a pesantissimi inconvenienti economici. I proprietari terrieri grazie alla presenza della pala andranno incontro alla svalutazione della loro proprietà; al fatto che sulla loro terra non si potrà più costruire; che sulla loro terra dovranno pagare le tasse non più come zona agricola; e soprattutto che si dovranno accollare gli elevatissimi costi di rimozione e smaltimento della pala dopo che la stessa sarà usurata (i proprietari della terra provino a chiedere garanzie scritte su questo punto).Il Comitato chiede con forza alle istituzioni Regionali e Comunali ed alla Magistratura di intervenire immediatamente per fermare operazioni inutili da un punto di vista energetico e distruttive del paesaggio e dell’ambiente, le cui conseguenze ricadranno per anni sul territorio comunale e sulle generazioni future”…

Quanto sarebbe meglio pensare e agire cum grano salis, ovvero  con un po’ di sale in zucca:  prudenza, discernimento, una maggiore e libera informazione, lo  sguardo verso il bene comune e le generazioni future, il tutto alla luce dell’Etica nei comportamenti personali e  nelle decisioni istituzionali, potrebbero evitare danni in progress, e non solo agli abitanti di Piani del Mattino

articolo e reportage fotografico:
Teri Volini, artista biofila 



 













Uno dei bellissimi cavalli del Centro Ippico  adiacente all impianto... anche lui soffrirà parecchio a causa delle fatidiche Pale... ci vorrebbe l'Ente  protezione animali... oltre all'Ente protezione umani

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