Il
popolo dei baccelli
fantascienza o realtà?
Tempo fa rimasi colpita da un film di Don Siegel del 1956, tratto dal romanzo di J.
Finney, Invasion of the Body Snatchers, di cui rilevai subito l’analisi
di un’umanità schiava di un frainteso senso della modernità e del progresso, e da
cui trassi spunto per riflettere sulla fatidica domanda: siamo una
società in trasformazione o in estinzione?
In italiano “L'invasione
degli ultracorpi” , è letteralmente “scippatori
di corpi”. Il regista dichiarò che era sua intenzione "attaccare un'abulica concezione della
vita" ed è l'aspetto che mi ha maggiormente interessato.
Una cittadina americana è invasa da esseri
alieni, che si sostituiscono durante il sonno agli abitanti, replicandosi all'interno di enormi baccelli, che crescono finché creano copie di umani senza
sentimenti né responsabilità, ed eliminano gli originali. La città diventa
centro di smistamento dei baccelli: gli abitanti vengono tutti replicati.. Compreso ciò che sta accadendo, il dott.
Bennel cerca di allertare la gente , ma nessuno lo ascolta, viene anzi prima
sequestrato, poi arrestato, infine trattato
da pazzo...
A parte il valore
intrinseco nel settore fantascienza, che ne ha fatto un “cult” tuttora apprezzato, ne sottolineo
l’attinenza con la situazione sociale odierna, di cui il film - quasi
sessantenne e in bianco e
nero, sembra anticipare la nostra difficile
realtà.
Tranquillità o sonno mortale?
Usando
l'invasione aliena come metafora di un’umanità
a rischio, il film rappresenta con efficacia
un mondo lobotomizzato, dove ci vogliono “tranquilli”, "dormienti", il cervello spento.
Possiamo vedere ciò in diverse situazioni e comportamenti odierni, in completo contrasto con lo sbandierato progresso che dovrebbe caratterizzare l'umanità del 3°millennio.
Possiamo vedere ciò in diverse situazioni e comportamenti odierni, in completo contrasto con lo sbandierato progresso che dovrebbe caratterizzare l'umanità del 3°millennio.
Il processo di
“disumanizzazione” avviene senza nemmeno l'intervento di forze aliene: infatti gli umani provvedono ad operare da sé
le trasformazioni in negativo, o c'è chi
li “aiuta” a farlo, con un’adeguata pianificazione “culturale”, in modalità diretta o subliminale.
Ingabbiato nell'omologazione e nel conformismo, l'essere umano
del 21º secolo
non si accorge di rinunciare alle sue peculiarità più preziose: "cade
nel sonno", indotto a farlo
o ancor peggio lasciandosi pervadere da esso,
perdendo la capacità di comprendere se stesso, le situazioni, le
problematiche da risolvere, e di optare per scelte sagge.
Forse - ipotizza
il film - un mondo privo di
sentimenti, consapevolezze e responsabilità
renderebbe la vita più facile a
tutti/e? Certo è
che molti - troppi - praticano tale modalità, non rendendosi conto che una simile "tranquillità"
è molto pericolosa e di sicuro non rende la vita degna di essere vissuta: porta alla perdita di sé, della propria anima..
Una visione egotica e superficiale, quando non solo la nostra esistenza conta, ma quella di tutti/e, e di coloro che verranno dopo di noi, ai quali non possiamo lasciare i risultati della nostra incoscienza, come stiamo facendo da fin troppo tempo!
Una visione egotica e superficiale, quando non solo la nostra esistenza conta, ma quella di tutti/e, e di coloro che verranno dopo di noi, ai quali non possiamo lasciare i risultati della nostra incoscienza, come stiamo facendo da fin troppo tempo!
Figli dei
Baccelli?
Nel
film, la scena degli automobilisti sull'autostrada, indifferenti alla disperazione del dott.
Bennel che li avvisa del pericolo, oltre ad essere metafora del cinico conformismo
della nostra società, mostra che il vero rischio - più che negli alieni - risiede proprio in noi stessi:
"Molte persone perdono la propria umanità poco a poco, non dalla sera alla mattina. Ma la differenza è irrilevante."
"Molte persone perdono la propria umanità poco a poco, non dalla sera alla mattina. Ma la differenza è irrilevante."
Esempi recenti di "appartenenza" al popolo
dei baccelli, le spudorate dichiarazioni di esponenti politici, sui timori
generati dalle trivellazioni petrolifere: dalla
mucca che "inquina più
di un pozzo di petrolio" - parola di assessore - alla innocuità del tubo per l'estrazione petrolifera "così piccolo che non può fare del male" - parola di
ex-governatore - fino al consigliere regionale per cui il problema - nella tanto
martoriata terra di Basilicata - non è
tanto la minore aspettativa di vita o di salute causa inquinamento, quanto
piuttosto “che si viva troppo a
lungo” . Razzi fa scuola..
Stanno nel Baccello - o ne sono appena usciti - anche coloro che
mettono sullo stesso piano ciò che è inconsistente con ciò che è fondamentale; che - normali in apparenza - sono in realtà “intontiti” e contenti di esserlo. Sono figli dei baccelli coloro che pensano solo a sé e al
loro piccolo mondo, limitandosi alla routine quotidiana, senza nemmeno
chiedersi se stanno o meno facendo la cosa
giusta; che non mettono mai in dubbio
pensieri o azioni, né si domandano quali abitudini cambiare
per non danneggiare ulteriormente l'habitat, se stessi e gli altri .
Antidoti alla
Sindrome del Baccello
L'unica salvezza
dalla contaminazione è dunque "rimanere svegli”, evitando che la crisi globale diventi irreparabile.. L’antidoto alla disumanizzazione è la consapevolezza, un'informazione completa e attendibile e il coraggio
di contribuire al cambiamento di rotta,
cominciando con la scelta oculata di chi deve rappresentarci nella res publica, e decidere al meglio ciò
che conta per la vita nostra e delle future generazioni.
La
Riconversione generale dei nostri stili di vita è
improrogabile : non profitto ad ogni
costo, ma rispetto per la terra; non
la mistificazione populista "lavoro a tutti i costi”, ma il sacrosanto
binomio lavoro/salute. Come? Ad
esempio, cambiando tipologia di occupazione,
riattivando l'agricoltura, ripristinando
i terreni usurati dal metodo intensivo e
dall'uso di chimici e pesticidi; lo stesso per gli altri ambiti, tutti da rendere
sostenibili, congedando lo sfrenato consumismo e gli sprechi, specie dei materiali che rubano
le risorse della terra, già messa a dura prova!
Sull'energia: attivando con determinazione la libera ricerca di fonti
veramente sostenibili, non più rallentata
o impedita dalla logica del profitto spinto, ma secondo il
Bene Comune.. Insomma, un comportamento Etico.
Altrimenti, i veri "alieni" saremo noi!
Prof. Teri Volini, artista biofila
Presidente
Centro d’Arte e Cultura Delta di Potenza
purtroppo siamo un Paese nel quale le persone di buon senso passano per provocatori
RispondiEliminapurtroppo siamo un Paese nel quale le persone di buon senso passano per provocatori
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