Immersa nel biancore della neve arriva la
15ª Giornata Internazionale della donna del 3° millennio, istituita per commemorare la morte di 129 operaie a New York - scioperanti contro le terribili condizioni di lavoro cui erano legalmente obbligate - rinchiuse nella fabbrica tessile, e lì arse vive l’8 marzo 1908
15ª Giornata Internazionale della donna del 3° millennio, istituita per commemorare la morte di 129 operaie a New York - scioperanti contro le terribili condizioni di lavoro cui erano legalmente obbligate - rinchiuse nella fabbrica tessile, e lì arse vive l’8 marzo 1908
Altre date segnalano la vivacità dell’ interesse per
le donne all’inizio del XX secolo in Germania, Austria, Svizzera e Danimarca, dove
la giornata della donna fu tenuta per la prima volta il 19 Marzo 1911.Poi la
guerra, ma già nel ‘17, l’8
Marzo ricordava l’inizio della rivoluzione russa. Di seguito, la Seconda
conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca, fissò all’8 marzo la “Giornata
internazionale dell’operaia”. In Italia, fu l’ UDI - Unione donne italiane, nata
‘44 –a designare l’8 Marzo ‘45 “Giornata della donna”, celebrata poi nel ‘46 a livello nazionale, mentre le Nazioni Unite la fissarono a livello
planetario nel 1975, Anno Internazionale della Donna.
La “Festa della donna” dovrebbe innescare - a mio avviso - una serie di riflessioni
molto approfondite sulla situazione storica femminile, di cui le stesse donne hanno una conoscenza scarsa, quando non modellata da una cultura ufficiale convenzionale e non aggiornata da più
autentici punti di vista.
Fa specie che la condizione femminile registri ancora così tante situazioni problematiche, da costringerci a forgiare nuovi termini, come Femminicidio (© Lagarde) e Femminilicidio (© Volini), per sottolineare l’inammissibile violenza contro la donna, e in generale contro la vita e la natura.
Fa specie che la condizione femminile registri ancora così tante situazioni problematiche, da costringerci a forgiare nuovi termini, come Femminicidio (© Lagarde) e Femminilicidio (© Volini), per sottolineare l’inammissibile violenza contro la donna, e in generale contro la vita e la natura.
Fraintendimenti
Gli ottimi presupposti all’ormai ultra centenaria “Giornata” vengono tuttavia compromessi da una serie di equivoci
di cui le donne stesse sono responsabili, e che non vanno sottovalutati, dal momento che rallentano la soluzione delle
criticità collegate non solo alla questione femminile, ma all’evoluzione della società
tutta ..
Ho la netta sensazione che, come su un relitto
sommerso si formano incrostazioni che finiscono per inglobarlo, deformandolo e
confondendone la forma e la sostanza, allo stesso modo il fenomeno di
alterazione investe importanti problematiche, mutandone il senso originario, trasformandole
impercettibilmente in qualcos’altro: curiosamente conforme ai parametri della
società consumistica, che detta e impone le sue leggi in ogni ambito, secondo
la sua convenienza.
Nella grande confusione che s' ingenera, assistiamo al
reiterarsi di un conformismo camuffato,
che assume i profili più diversi: alcuni
scontati nella loro volgarità, come i festini con spogliarello maschile,
le cui partecipanti ritengono che
l’emancipazione consista nello scimmiottare
le modalità del peggiore maschile patriarcale;
ma anche insospettabili manifestazioni pseudo culturali in realtà pretestuose e
superficiali, che non scendono al cuore delle cose e alla ricerca di soluzioni
valide e ad ampio raggio.
Tante donne, e non solo le più giovani, non si accorgono di farsi gestire dalla scaltra cultura dominante, che invece dovrebbero mirare a cambiare in senso migliorativo, tramite alte dosi di sana informazione e di consapevolezza, e seguendo l’esempio che le nostre antesignane hanno coraggiosamente s/offerto per prepararci il Campo dei diritti.
Donne Epigoni
del patriarcato
Non è affatto scontato che le donne rappresentino o incarnino il femminile, si assiste anzi ad una sorta di “tradimento” di quel valore da parte di molte rappresentanti del “gentil sesso”.
Troppe donne aderiscono a modalità contrarie a quel valore, che attiene tutto ciò che onora la vita, l'Autenticità, la Dignità, la Libertà, la Responsabilità dell’essere.
Ne sono esistite in tutta la storia: ma se la ferocia dei tempi in qualche modo giustificava comportamenti dettati dalla sopravvivenza o dall’assenza di leggi garanti (come ancora succede in paesi di estremismo religioso o dittatoriali), per donne che vivono in società bene o male democratiche e civili, risulta molto più grave la scelta di adeguarsi ai non-valori patriarcali e di imitarne le prassi nella sete di potere, fama, danaro, per arrivismo, fatuità e ignoranza ben coltivata, o solo per pigrizia, opportunismo o accomodamento in uno status quo vantaggioso.
Non è affatto scontato che le donne rappresentino o incarnino il femminile, si assiste anzi ad una sorta di “tradimento” di quel valore da parte di molte rappresentanti del “gentil sesso”.
Troppe donne aderiscono a modalità contrarie a quel valore, che attiene tutto ciò che onora la vita, l'Autenticità, la Dignità, la Libertà, la Responsabilità dell’essere.
Ne sono esistite in tutta la storia: ma se la ferocia dei tempi in qualche modo giustificava comportamenti dettati dalla sopravvivenza o dall’assenza di leggi garanti (come ancora succede in paesi di estremismo religioso o dittatoriali), per donne che vivono in società bene o male democratiche e civili, risulta molto più grave la scelta di adeguarsi ai non-valori patriarcali e di imitarne le prassi nella sete di potere, fama, danaro, per arrivismo, fatuità e ignoranza ben coltivata, o solo per pigrizia, opportunismo o accomodamento in uno status quo vantaggioso.
Inconsapevoli
del danno che fanno a sé stesse e all’intero corpo sociale, di cui
rallentano l’evoluzione, costoro
stringono alleanze con il sistema
dominante, accettandone le regole e i modi di pensare e di agire, avversano le
altre donne, specie quelle che si tengono lontane da tutto ciò, non ne riconoscono il valore o ne ignorano le
capacità e i meriti, osteggiandone la
dignità delle scelte: in realtà creando un
muro contro il Femminile, intaccando
inesorabilmente la propria autenticità, libertà, creatività, felicità, consapevolezza, espansione, lealtà, armonia…
Ripristino del Principio Femminile
Ciò che va fatto è improrogabilmente difendere, sostenere e condividere il Principio Femminile e i valori connessi, come verità, rispetto, coraggio, fiducia, generosità, gentilezza, intuizione, cura, sostegno, discernimento, integrità, correttezza, intelligenza, saggezza, conoscenza, riconoscimento, nutrimento, sensibilità… ciò che dà senso alla Vita!
Ma attenzione!
Il Principio Femminile non è ad uso esclusivo delle donne, tutt’altro! Esso è inclusivo di uomini e donne di buona volontà, base essenziale per un nuovo stile di vita, non più impostato sulla
Ciò che va fatto è improrogabilmente difendere, sostenere e condividere il Principio Femminile e i valori connessi, come verità, rispetto, coraggio, fiducia, generosità, gentilezza, intuizione, cura, sostegno, discernimento, integrità, correttezza, intelligenza, saggezza, conoscenza, riconoscimento, nutrimento, sensibilità… ciò che dà senso alla Vita!
Ma attenzione!
Il Principio Femminile non è ad uso esclusivo delle donne, tutt’altro! Esso è inclusivo di uomini e donne di buona volontà, base essenziale per un nuovo stile di vita, non più impostato sulla
competizione, ma
sulla cooperazione e l’apprezzamento di ogni
Persona che proponga la Cosa Giusta e di qualità.
I valori di cui il Principio Femminile originario è portatore, devono crescere e affermarsi, non solo per il bene delle donne, ma di tutti gli esseri e del pianeta che ci ospita.
Solo se tale valore universale verrà onorato e condiviso da ciascun essere umano;
se verrà riconosciuto, assimilato, direi “adottato”, dalle donne e dagli uomini - che identificando la modalità patriarcale come inutile e distruttiva, se ne allontanano- si contribuirà al ripristino di “titoli” di coscienza, dignità, solidarietà, giustizia, amore, bellezza, pace..
Bene Comune fondamentale, indispensabile per l'evoluzione, esso si realizza solo con questa complicità, solidarietà e compartecipazione.
In caso contrario, non potremo aspettarci miglioramenti reali, e l’8 marzo diverrà sempre più il Trionfo dell’Ipocrisia, un’inutile farsa.
Come atto simbolico di servizio all'umanità, proponiamo un aggiornamento della Giornata Internazionale, per dedicarlo non solo alla donna, ma al Principio Femminile: a questo bene, a questa crescita materiale e spirituale, a questo balzo evolutivo che porta alla nuova Terra, alla nuova UmanitàTeri Volini
Persona che proponga la Cosa Giusta e di qualità.
I valori di cui il Principio Femminile originario è portatore, devono crescere e affermarsi, non solo per il bene delle donne, ma di tutti gli esseri e del pianeta che ci ospita.
Solo se tale valore universale verrà onorato e condiviso da ciascun essere umano;
se verrà riconosciuto, assimilato, direi “adottato”, dalle donne e dagli uomini - che identificando la modalità patriarcale come inutile e distruttiva, se ne allontanano- si contribuirà al ripristino di “titoli” di coscienza, dignità, solidarietà, giustizia, amore, bellezza, pace..
Bene Comune fondamentale, indispensabile per l'evoluzione, esso si realizza solo con questa complicità, solidarietà e compartecipazione.
In caso contrario, non potremo aspettarci miglioramenti reali, e l’8 marzo diverrà sempre più il Trionfo dell’Ipocrisia, un’inutile farsa.
Come atto simbolico di servizio all'umanità, proponiamo un aggiornamento della Giornata Internazionale, per dedicarlo non solo alla donna, ma al Principio Femminile: a questo bene, a questa crescita materiale e spirituale, a questo balzo evolutivo che porta alla nuova Terra, alla nuova UmanitàTeri Volini
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