domenica 19 luglio 2015

La Casa nella Roccia. Un tendaggio artistico- rimembrativo



Ho  aggiunto un elemento artistico-decorativo–rimembrativo  alla Casa nella Roccia di  Castelmezzano, dove ieri ho cercato rifugio al caldo imperante in città...

Nella casa c’è infatti un delizioso fresco naturale..





L’elemento è un “tendaggio” che riprende il grigio  dell’ultra- centenario  pavimento in pietra originale, risultato dall’escavatura nella montagna operata anticamente per realizzare l’abitazione.. 






Il telo - 4 metri di tessuto rilucente in doppia tonalità - divide due vani, ed è per me altamente evocativo del brillìo argentato delle rocce circostanti, operato dalla mica, un minerale cristallizzato presente nella composizione della roccia ..





A me ricorda anche la speciale brillantezza che osservavo, bambina,  sotto la pioggia delle mie estati felici in quel luogo per me magico,  quando  durante gli  improvvisi temporali, rivoli lucenti scendevano lungo le pareti  della montagna e si canalizzano nelle sue rughe, scavate dall’acqua nei tempi...

Quante cose possono venir fuori da un semplice "pezzo di stoffa",
solo che si abbia “lo sguardo “ e  la sensibilità alla memoria !!




E  ...
 a  proposito di memorie: un dono alle estimatrici ed agli estimatori
in attesa della pubblicazione del libro di poesie

                                                    Universi



Una estrapolazione dal poemetto

  In Volo tra i mondi  

…. .....

                 
La scena un'altra volta si trasmuta

Nel sogno che periodicamente ritorna
la sequenza con poche varianti viene replicata

Mi ritrovo
davanti alla natìa Montagna Stregata

A volte è l’alba e le guglie
del Castello Mezzano si profilano
azzurrine nel sole nascente

Altre volte è la pioggia a scrosciare deliziosa
scivolando con un lieve gorgoglìo
lungo le millenarie rughe scavate dall’acqua
nella pietra arenaria

Un pomeriggio splendido mi accoglie
in volo obliquo sulle Armӫ argentate
fino alla cima del mitico Cӫrvàsӫ
e sulla piazza originaria della Vergine dell’Olmo
ad abbracciare le antichissime frondose sacre piante

un giorno infausto del ventesimo secolo
brutalmente da quel luogo sradicate

Segue un volo frenato sopra le campagne
ad occidente. Il panorama è ineguagliabile:
le rocce dolomitiche dei due paesi affrontati

sembrano raggrupparsi a cresta di gallo
nelle forme frastagliate pervase
da una luce surreale

Nel fondo del vallone argentato si snoda
un nastro d’acqua stretto e scintillante

Sosto sugli alberi d’ulivo carezzandone le foglie
Passo radente accanto alle iris viola che spuntano

a ciuffi fra le lastre di pietra sedimentaria
messa a sostegno dei muretti a secco

………….

info 

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