Il giorno 17 maggio ho ricevuto in espresso sulla mia pagina FB un documento, che
solerti difensori del magnate americano Bill Gates (quali risultano essere i mittenti della replica alle argomentazioni di Sara Cunial ( la deputata italiana che ha prodotto un intervento pochi giorni fa in parlamento), avevano provveduto a inoltrarmi, il giorno seguente alla mia condivisione del video, un documento così “perfetto” nella sua articolazione, quanto tempestivo nell’invio, da far pensare a qualche “maligno” che potesse essere un testo già pronto, preparato in anticipo, ritenendo scontata l’eventualità di notizie attinenti.
Ci sarà voluto un genio, oppure un team di persone molto ben addestrate per realizzarlo, se si pensa che ci si metterebbe diversi giorni, se non settimane, per scrivere un reportage così complesso e puntuale: sebbene tutto da verificare, come d’altra parte alcune delle dichiarazioni di Cunial.
Gratuito patrocinio
Mi auguro che i solerti difensori di Gate siano guidati dalla stessa sete di “verità” che spinge me e tanti altri/e a lavorare alacremente – in gratuito patrocinio – per quanti sembrano essere dei novelli Davide contro i Golia del nostro tempo: e non mi riferisco a quello meteorologico. Certo è che, chi fa questo, di solito non é guidato da interessi – economici o di altro genere – bensì dal desiderio di comprendere cosa succeda al di là delle apparenze e dell’ufficialità, e di dare una mano alla ricerca di una verità non falsata da soggetti o poteri compromessi da fortissime convenienze a che prevalga la “loro” verità.
Non essendo per niente prevenuta e non avendo tornaconti nascosti o obblighi di parte, non so che dire di fronte a questa “disamina” con cui si è voluto così rapidamente replicare alla pubblicazione dell’intervento della deputata italiana: ad ogni modo, una naturale – ma anche coltivata – sincerità, democraticità e ampiezza di pensiero mi spingono dire: “speriamo che abbiano ragione”, che quanto ha detto Cunial sia falso.
Cui prodest?
Tuttavia – a parte le più evidenti remore colte nel doc. già solo ad una prima lettura, e prima ancora di mettermi a spulciare le ben confezionate repliche, per sottolinearne le eventuali falle – mi sorge spontaneo un dubbio: in tutto questo, “cui prodest ?”: a chi conviene? Non è la prima volta che mi frulla per il capo questa magica espressione latina, l’ho usata pure per inciso in un altro recente articolo, Fake or not fake, this is the problem :
https://www.talentilucani.it/fake–or–not–fake–this–is–the–problem/?fbclid=IwAR2z8Gj8AfN2iU1fazNdmI86YV7eJRVUqGX1DBmpT–M6vVGZoy05SLEpWZ4
Ed è evidente non esserci vantaggi per la giovane deputata, che con inusuale ardire e molto ardore ha scagliato dei veri macigni in parlamento, mettendo in dubbio le basi stesse del nostro modo di vivere: e comunque il solo accennare alla necessità della prevenzione delle malattie tramite una sana alimentazione e la sanificazione del rapporto con l’ambiente (con tutte le sue implicazioni, sfruttamento, inquinamento etc.) rendevano il suo intervento degno di ascolto e riflessione ...
Non tutte le sue affermazioni sono per forza da condividere, ma di sicuro a lei non prodest per niente l’esporsi così, e sono certa che il suo intervento – sebbene molto concitato a causa delle reazioni scomposte degli altri deputati, forzatamente conciso, per la ristrettezza del tempo concesso, incompleto rispetto ai tanti argomenti toccati – fosse dettato dal farsi portavoce di un grande Disagio di quella parte della popolazione che non ce la fa più a sopportare la scarsa chiarezza da cui siamo avvolti come da una nera nube.
Tergiversare non conviene
Molti cittadini, beotamente, stanno lì a barcamenarsi: forse per calmare le loro ansie, di sicuro per il terrore di affrontare un cambiamento ormai improrogabile, spesso per l’incapacità di accettare i tanti errori commessi finora da loro stessi e dall’umanità, nemmeno riflettono sul fatto che questo virus sembra essere qui proprio per forzarci a farlo.
Sì, il Covid–19 ha usato le cattive maniere: si è servito della “ bacchetta della morte” per farcelo capire, visto che con le buone non lo abbiamo fatto e continuiamo a non farlo, perseverando nel distruggere noi stessi e il pianeta che ci ospita, a suo inenarrabile detrimento. Corona virus , un temibile Maestro di vita https://terivolini.blogspot.com/2020/03/corona-virus-un-temibile-maestro-di-vita.html
Il complottismo alla rovescia
L’unica energia che rimane a queste persone, la usano per anelare ardentemente al ritorno ad una normalità che andrebbe invece analizzata se non rifiutata e ricostruita in toto. Divieto di ritorno alla normalità https://terivolini.blogspot.com/2020/03/divieto–di–ritorno–alla–normalita–teri.html
Nel frattempo criticano e aggrediscono coloro che si attivano per capirci qualcosa in più: è di moda oggi definire “complottisti” coloro che faticosamente vogliono informare in modo alternativo: come se in un’ ipotetica assemblea di pesci, una parte della popolazione ittica si rivoltasse contro quelli che cercano di non far cadere tutti nella rete, negandone persino l’esistenza.
Verrebbe da dire: vedremo a chi il tempo darà ragione: ma questo tempo non c’è, tutto corre verso non sappiamo cosa, ed è perciò indifferibile una conoscenza non falsata, dunque la ricerca di fonti certe, sebbene ciò risulti assai complicato.
La questione morale
Il problema è sempre quello: l’Etica, che invece di essere un Faro che orienta le scelte nel personale e nel sociale, viene implacabilmente cestinata, come si è visto nel vergognoso procedere della vicenda del professor De Donno, da AIFA e ISS escluso dalla guida della sperimentazione nazionale della plasmoterapia, insieme a Pavia da lui attivata dal 23 febbraio nell'ospedale di Mantova che dirige, e praticata sul campo “tra gli sbuffi in faccia del coronavirus”, col risultato di salvare tante vite umane, nonostante la derisione, la diminuzione e il boicottaggio da parte dei “virologi accreditati”.
IL PARADOSSO DI CHI GUARISCE E DI CHI SCREDITA https://www.talentilucani.it/il-paradosso-di-chi-guarisce-e-di-chi-scredita/
Se, solo in Italia, l’Istituto superiore della sanità e l’Azienda italiana del farmaco hanno il potere di cambiare così le carte in tavola, affidando la guida ad un ospedale (Pisa) che aveva cominciato la sperimentazione solo l’11 aprile, poi cessandola, quindi giusto per entrare in una “gara” adocchiata quando erano stati chiari i buoni risultati della terapia, fino a poco prima denigrata ....), figurarsi cosa può avvenire a livello mondiale, con una OMS patrocinata e pagata da sedicenti filantropi!
prof.ssa Teri Volini
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