mercoledì 4 marzo 2020

Corona Virus, un temibile maestro di vita





Corona Virus, un temibile maestro di vita
 
Parte 1 ͣ
Siamo in un tempo difficile, ma dobbiamo far tesoro della fin troppo dura lezione. Dopo aver preso tutte le precauzioni possibili, (quelle ufficiali e quelle consigliate dalla personale saggezza), e imparato a tenere a bada l’ansia, non sarebbe affatto male approfittare della “pausa” forzata per attivare delle considerazioni oltre le righe (al di là degli schemi e delle convenzioni), che si rivelerebbero talmente importanti da cambiare la nostra vita.


Perciò, una volta esauriti i canti, gli inni, gli applausi ed ogni altra azione distrattiva messa in campo per non soccombere alla triste realtà della pandemia incombente; una volta consumati tutti i pur necessari espedienti con cui l‘essere umano cerca di rassicurarsi (letture, musica, lavori di casa, attenzione per i propri cari e per se stessi etc. etc.), 
deve arrivare la Riflessione: quella vera, profonda, senza finzioni o scaramucce, l’unica a portarci al nucleo del problema, facendoci capire, che – oltre ogni danno e letale epilogo cui siamo sottoposti – il temibile virus è un grande maestro di vita. 

Al pari di altre grandi avversità, come guerre, terremoti, malattie gravi e simili,
il Virus si serve della morte come “bacchetta” per alunni indisciplinati e testardi: noi, gli umani.




Il punto


Facciamo il punto della situazione: apparteniamo oggi a un’umanità che resta sorda e cieca di fronte a un panorama planetario ormai al limite d'ogni sopportazione, per tutti gli esseri e per la Natura: osserviamo come l’hanno ridotta questi esseri umani non più tali, anche nelle relazioni tra di essi e nei comportamenti reciproci. Eppure la Terra più e più volte ha dato segnali di sofferenza e di insofferenza: questi esseri ingrati, suoi figli eppure tanto distruttivi; non hanno mai voluto leggere i suoi chiari messaggi: il più recente, il grande Fuoco che nel 2019 ha quasi distrutto l'Australia.



Hanno guardato, ma non hanno visto; hanno continuato, imperterriti, ad addentare le loro succulente bistecche, con la stessa indifferenza con cui guardavano le masse di esseri scheletrici che muoiono di fame e di guerra nel mondo, le epidemie che imperversano, però lontano da noi; l’infame, incontrollabile inquinamento dell’acqua, dell’aria e della terra...

Hanno contaminato ogni dove, infiltrandosi fin nelle sue viscere più profonde, compiendovi fin da oltre mezzo secolo, esperimenti nucleari, anche nei mari e negli oceani; l’hanno crivellata per impadronirsi dei tesori contenuti nel suo grembo, con tunnel, gallerie, escavazioni, fino all’estremo oltraggio di iniettarle in grembo veleni, i più letali, fin dalla fase di ricerca dell’oro nero, per procedere poi alle trivellazioni dalle tormentate conseguenze, rovinose per il territorio, per gli umani e tutti gli altri esseri; sono rimasti impassibili di fronte alla sofferenza che tutto ciò procurava di riflesso: tumori, leucemie, con tutte le micidiali dolorose invalidanti o letali conseguenze, operazioni chirurgiche, chemio e radioterapie etc.



E dappertutto - aria / acqua / terra - l’immissione di materiali pericolosi, sfacciata o fraudolenta (nel silenzio della notte seppelliti in luoghi sconosciuti), e il conseguente inquinamento spinto delle falde acquifere, dei prodotto agricoli, divenuti inderogabilmente la quotidiana dose di veleno per i più o meno ignari consumatori. E l’aria, ormai irrespirabile nelle città industriali e non solo, perché i veleni vengono trasportanti dalle correnti aeree, e nel mare, con grave discapito della popolazione acquatica, e poi nostra, che ce ne nutriamo noncuranti...

 Ci vorrebbe un intero volume per descrivere ciò che abbiamo fatto alla Terra, non considerandola un essere vivente, ma un oggetto da dominare e sfruttare: è ora che tutto questo abbia fine!







Mappe che pongono interrogativi

Osservando la mappa del Corona virus in Italia, non possiamo fare a meno di notare che le zone in cui il virus si è diffuso in maniera ultra esponenziale, sono quelle in cui esiste la maggior concentrazione di inquinanti: fumi d’ogni tipo, scappamenti dei mezzi di trasporto, polveri sottili, piombo, particolato, tutti estremamente dannosi, micidiali soprattutto per l’apparato respiratorio, dunque fattori fortemente predisponenti ad ogni sorta di attacco. 




Per non parlare dell’altra mappa, quella del 5G, che è paurosamente esplicativa del rischio che le emissioni elettromagnetiche spinte rappresentano per ogni essere vivente




Ed ecco arrivare il Corona Virus:
eccolo imperversare soprattutto in una regione, come la Lombardia, finora considerata la perla dell’economia e del progresso italiano, e nelle zone del Bergamasco, orgoglioso traino di lavoro e ricchezza.

Non ci siamo voluti fermare per guardare l’estrema gravità di tanta distruzione: ora il virus ci costringe a farlo. Non permette l’azione più semplice e quotidiana: respirare! I malati gravi non ci riescono più, e devono essere aiutati da macchinari, se sono fortunati: di conseguenza, decessi a catinelle.



Relazioni  tossiche  in una cultura tossica

 Costretti nelle nostre case da un essere invisibile, paradossalmente privo di vita propria, infinitesimamente più piccolo di noi, ma di una potenza inaudita, siamo ora obbligati ad ascoltare quello che ci comunica, questo severo e intransigente Maestro che sottolinea i limiti della nostra società, le scelte sbagliate, la superficialità, la disinformazione; ad ammettere la facile selettività della nostra coscienza quando è in ballo il nostro tornaconto o la nostra arroganza, la malafede: è l’ora di decidere cosa e come cambiare nei nostri stili di vita personali e sociali, nel rapporto tra di noi e con il pianeta. Il quando è: subito!


Non più egoismi sfrenati, invidie sociali, desideri fittizi, corsa al danaro ad ogni costo, stakanovismo nel lavoro, disprezzo e abuso del pianeta, inquinamento dei rapporti umani ridotti al lumicino: diciamo dire basta alle “relazioni tossiche in una cultura tossica”,

Non possiamo più permetterci di fare orecchie da mercante, tanto più che questo severo maestro ha una collaboratrice efficacissima: la Paura. 

Bisogna ascoltarla, per eliminare i limiti personali e sociali e prendere le giuste decisioni: e prima d’ogni altra cosa, onorare la Vita e la Natura, nel momento contingente ma soprattutto nel dopo, per attivare un effettivo cambiamento.





Parte 2 ͣ 

Il cambiamento



Tenere alte le difese immunitarie

Cominciamo col modificare le abitudini personali, soprattutto riguardo al cibo: ad assimilare
il fatto che il nostro organismo ha bisogno di cibi organici, non inquinati e in maggioranza di origine vegetale, alcalinizzanti, perché questo rafforza le nostre difese immunitarie.
È importante mantenere alcalino il pH del nostro corpo: come nel caso di altre gravi patologie, è acclarato che tutto ciò che acidifica l’organismo è un fattore ad esse predisponente: Il pH determina molte caratteristiche della struttura e dell’attività delle macromolecole (enzimi, proteine, DNA) e influenza direttamente la respirazione, l’attività renale, la funzionalità eritrocitaria etc.


Gli alimenti naturali sono antiossidanti: è da evitare, l'ossidazione dei tessuti, così come i radicali liberi, che favoriscono anche altre malattie, come i tumori.

Sarebbe utile informarsi in tal senso, ampliando e spesso superando le informazioni e le convinzioni erronee finora osservate.


Un grande lavoro di ricerca in tal senso è stato da noi fatto nel tempo:

Articolo: La scienza che lavora per la nostra salute
http://terivolini.blogspot.com/2017/04/la-scienza-che-lavora-per-la-nostra.html

Articolo: E non c’indurre in tentazione: http://terivolini.blogspot.com/2017/02/e-non-cindurre-in-tentazione-petrolio-e.html

Articolo:
Cibo e malattie: per evitare il cancro cominciamo dall’alimentazione
http://terivolini.blogspot.it/2017/12/cibo-e-malattie-per-evitare-il-cancro.html



Pensieri ed emozioni alcalinizzanti 


È indispensabile anche comprendere l’importanza del cibo immateriale: anche i pensieri possono essere alcalinizzanti o acidificanti! è quindi importante, oltre ad evitare di andare in panico, nutrire pensieri buoni, pensieri positivi. Le emozioni negative sono predisponenti in senso patologico, mentre le buone emozioni, amore, empatia, gioia, collaborazione buon umore, lavorano a nostro favore...


Letture non distrattive 


Anche le letture possono aiutarci, ma non solo in senso distrattivo: onoriamoci di conoscere quegli autori che hanno dato importanti contributi a una conoscenza di alto livello e ad informazioni medico / filosofico / scientifiche ad ampio respiro, come: Eric Fromm, Ernesto de Martino, Noam Chomsky, Naomi Klein, Colin Campbell, Dean Ornish, Fritijof Capra, James Lovelock, Vandana Shiva, Jeremy Rifkin, Luca Mercalli, Francesco Oliviero e tanti altri...

Non si può continuare a mettere da parte le realtà troppo difficili da accettare: occorre superare la sindrome dello struzzo, ricordando che se mettiamo la testa sotto la sabbia per non vedere il pericolo, finisce che il leone ci divora!



D’altra parte, quanto abbiamo da imparare, ed è bello poterlo fare, poter utilizzare questa “pausa” per ampliare, al contempo, le nostre conoscenze e le nostre consapevolezze!

Solo così potremo al momento giusto, congedare il virus, che insieme alla malattia e alla morte, ci ha fatto capire tante cose per un miglior futuro di buona vita... 



Prof.ssa Teri Volini, artista biofila








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