L'EXPO e lo spettro del TITANIC
Occorrerebbero almeno dieci articoli solo per
sfiorare la vastità delle argomentazioni sollecitate dall’"Esposizione
Universale"e delle sue contraddizioni, che corrono in parallelo con le magagne
e le debolezze dell’intero sistema sociale.
Nonostante la grande pubblicizzazione e l’enfasi promozionale,
avevo sull’Evento molti dubbi, motivati dai tanti input negativi, noti e meno
noti: le ombre giudiziarie che ne avevano preceduto l'apertura, le ricadute
sull’ambiente circostante, lo spreco di
risorse altrimenti utilizzabili
- in tempo di crisi come il nostro!- e la sconcertante
presenza di sponsor multinazionali che molto
poco si conciliano con la qualità del cibo e le soluzioni di gravi
problematiche annesse a “Nutrire il Pianeta”:
l’inquinamento generalizzato, la fame e la sete dei popoli, lo sfruttamento delle risorse (v. petrolio) e i loro terribili effetti collaterali sulla salute dei viventi e dell'ambiente.
l’inquinamento generalizzato, la fame e la sete dei popoli, lo sfruttamento delle risorse (v. petrolio) e i loro terribili effetti collaterali sulla salute dei viventi e dell'ambiente.
Bidoni
Inchieste, dubbi, critiche e contestazioni- precedenti,
contestuali e successive all’inaugurazione-hanno contribuito a far affiorare interessi
tutt’altro che netti e “altruisti”: un inizio tutt’altro che brillante!
Vi prevale una spettacolarità spropositata: ciascuna nazione
sembra fare a gara per farsi notare, in una Fiera delle vanità stordente:
d’altra parte, ciò rispecchia la nostra “cultura” iperconsumista e il suo culto
dell'apparenza, della superficialità e della noncuranza verso i considerevoli problemi
da attenzionare e risolvere: non era questo il proposito dichiarato?
A volte il contrasto è stridente, per incoerenza (numerosi
gli sponsor fuori tema (orologi, gestori telefonici, attrezzi..), o per totale
incompatibilità: in uno dei padiglioni
arabi- auto foto-celebranti il primato estrattivo - c’è addirittura l’esposizione
dei bidoni contenitori del petrolio!
Provenendo da una delle regioni in cui le
trivellazioni ad oltranza rendono assai problematica la qualità del cibo,
insieme a quella dell’aria, dell’acqua etc., è stata proprio una bella sorpresa!
In
visita
Comunque,
tra i padiglioni, ho apprezzato: Austria, il suo Bosco che respira; il Muro israeliano
con gli ingegnosi Orti verticali; Biodiversity Park, evoluzione e la
salvaguardia della biodiversità agraria, Padiglione del Biologico e del
Naturale, Slow Food; Ungheria, Bolivia, Estonia, Marocco, Iran e le originali strutture
architettoniche (Cina, Italia, Tailandia Vietnam ..)
che però sono destinate ad
essere tutte smontate ad ottobre..
Il padiglione più pertinente alla qualità del cibo,
Slow Food, è posizionato all'estremità opposta dell'ingresso da cui arriva la
maggior parte della gente: poco visibile al comune visitatore.
Vi si è recata -
nonostante i tentativi di boicottaggio -
Vandana Shiva, ambasciatrice dell'India con il suo messaggio di salvaguardia sui semi della vita contro il transgenico.
Durante il percorso nel parco l'ambientalista indiana ha scattato una foto al padiglione della Coca Cola, che è proprio a fianco del parco della biodiversità, spiegando subito dopo il perché: "C'è un parco della biodiversità che ci dà tante opportunità e a fianco la Cola Cola che distrugge la salute, ruba l'acqua a una comunità o a un ecosistema. Ci rubano la salute e la conoscenza, minacciano l'organizzazione mondiale della sanità quando dice che i soft drinks sono un pericolo per la salute dei nostri bambini e dicono che non puoi dirlo nè scriverlo nelle etichette".
sui danni della coca cola
https://www.youtube.com/watch?v=sMkXdZQLOwc
http://www.mindfully.org/Water/2005/India-Coca-Cola-Pepsi14mar05.htm
Vandana Shiva, ambasciatrice dell'India con il suo messaggio di salvaguardia sui semi della vita contro il transgenico.
Durante il percorso nel parco l'ambientalista indiana ha scattato una foto al padiglione della Coca Cola, che è proprio a fianco del parco della biodiversità, spiegando subito dopo il perché: "C'è un parco della biodiversità che ci dà tante opportunità e a fianco la Cola Cola che distrugge la salute, ruba l'acqua a una comunità o a un ecosistema. Ci rubano la salute e la conoscenza, minacciano l'organizzazione mondiale della sanità quando dice che i soft drinks sono un pericolo per la salute dei nostri bambini e dicono che non puoi dirlo nè scriverlo nelle etichette".
sui danni della coca cola
https://www.youtube.com/watch?v=sMkXdZQLOwc
http://www.mindfully.org/Water/2005/India-Coca-Cola-Pepsi14mar05.htm
Ho
avuto poi il piacere e l’onore di incontrarla alla Libreria delle donne di Milano.
http://terivolini.blogspot.it/2015/05/il-mio-incontro-con-vandana-shiva-milano.html
http://terivolini.blogspot.it/2015/05/il-mio-incontro-con-vandana-shiva-milano.html
Azioni Distrattive
Due visite non bastano a vedere tutto, né a capire se
e come le nazioni intendano risolvere il complesso discorso sul cibo, cosa che
auspico vivamente nel prosieguo, grazie alle tante manifestazioni collaterali
alla Expo; intanto però la maggior parte dei visitatori di un giorno privilegia
la parte spettacolare, fieristica, piuttosto che una Riflessione oggi improrogabile.
Soprattutto
i giovani rischiano il plagio: intere scolaresche si ritrovano con MCdonald,
Coca-Cola, Nutella, Perugina/Nestlè etc. implicitamente accreditate come paladine
del cibo sano ed etico!
agg.to
A seguito di questa grande promozione, sono aumentate in maniera esponenziale anche le presenze pubblicitarie di queste marche sui canali tv , e addirittura sono stati organizzati degli eventi musicali con quelle come sponsor ormai ufficialmente più spavaldi , accettati senza batter ciglio.
Quando si dice il potere della cultura dominante, i suoi sistemi di ottundimento del pensiero critico!!
La loro sfacciata presenza come sponsor ufficiali ne cancella l’incompatibilità con la sanità del cibo e ne incoraggia l’uso.
A seguito di questa grande promozione, sono aumentate in maniera esponenziale anche le presenze pubblicitarie di queste marche sui canali tv , e addirittura sono stati organizzati degli eventi musicali con quelle come sponsor ormai ufficialmente più spavaldi , accettati senza batter ciglio.
Quando si dice il potere della cultura dominante, i suoi sistemi di ottundimento del pensiero critico!!
La spettacolarizzazione imperante veicola una stupefazione
fine a se stessa che
– giustificata in sagre, feste popolari, parco- giochi etc.
-
qui diventa Azione Distrattiva, elusiva delle
reali problematiche, in linea con i condizionamenti culturali e mediatici cui
siamo già abbondantemente sottoposti nel quotidiano.
Pericolo
di affondamento
Ricordate il transatlantico Titanic, punta di
diamante della tecnologia del nuovo tempo?
L’orgogliosa nave doveva solcare in
tutta sicurezza l'oceano, trasportando passeggeri ricchi per un soggiorno
lussuoso in prima classe e poveri emigranti speranzosi in 3° classe.
Nelle sale
alte, la vita bella: gran lusso, pranzi e cene favolose, champagne, spettacoli,
musica, balli, ricchi abiti e gioielli, in un’ebbrezza estatica e incosciente.
Anche nelle stive si cercava di arrangiarsi: ma nonostante l’enorme differenza di
status e di aspettative, tutti erano accomunati dal desiderio di “distrarsi”. Non
si voleva pensare all’immenso oceano, alle sue oscure profondità, ai rischi del
viaggio, alle tempeste, ai problemi sociali; la parola d’ordine era evasione, divertimento: fino
all'impatto rovinoso con la grande montagna di ghiaccio!
Una
impostazione consapevole
Pur non volendo denigrare in toto la complessa manifestazione,
non riesco a non rammaricarmi per la mancanza di un’impostazione diversa, considerate
anche le enormi risorse finanziarie investite, che esigevano massima attenzione
e coerenza.
Invece essa rispecchia troppo i parametri della
nostra società, in cui fra l’altro la differenza tra la grande ricchezza e la
estrema povertà esiste ancora, eccome, e quante nazioni povere non hanno
nemmeno potuto presentarsi alla Expo, che dunque non può nemmeno fregiarsi del
titolo di “universale”.
L’Expo potrebbe onorare un grande compito: contribuire
a risvegliare le coscienze, essere catalizzatrice
della soluzione dei grandi problemi del Pianeta: cibo sano e abbondante per
tutti, clima, integrità dei semi, qualità e salvaguardia diaria e acqua, foreste
e mari; risanamento dei terreni da pesticidi e diserbanti, diminuzione colture
intensive, eliminazione aree a rischio trivellazioni o scorie radioattive, corruzione,
connessioni mafiose etc.
Nell’avvicinare alla comprensione dei rischi che tutta
l’Umanità corre, la metafora - e il ricordo della tragica vicenda del Titanic -
può esserci d’aiuto a cambiare urgentemente rotta?
Me lo auguro vivamente.
Teri Volini