domenica 26 novembre 2017

Eros e Poesia. Amanda. Il sostegno della natura

 

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Eros e Poesia
Amanda, cronologia della passione, diario in versi
Il sostegno della natura

Canto verde alla luna - testo poetico di Teri Volini da UNIVERSI



Occhieggiando fra i rami
una pavoncella azzurra sorride



Canto verde alla luna 

Nello stagno
tutto è silenzio

Tre raganelle intonano
una nenia verde

In una nebbia tralucente
sale – lieve –
il loro canto alla luna

Occhieggiando fra i rami
una pavoncella azzurra sorride

Piccole stelle
scendono piano

a danzare con l’acqua e con la pietra
il muschio e le libellule

le erbe e i fiori
nel notturno Universo
















                                                                                Piccole stelle scendono piano 
                                                                      a danzare con l’acqua e con la pietra ...


Canto verde alla luna è uno dei testi poetici pubblicati nella parte prima della raccolta UNIVERSI, dedicato alla natura, al suo mistero, alla sua bellezza e all'insita sacralità delle sue manifestazioni.
Esiste indubbiamente un'intima connessione con le mie opere pittoriche, anch'esse ispirate potentemente dalla natura, ma tra le tante ce n'è una direttamente sinergica, difatti ha lo stesso titolo

Ciò viene espresso nella presentazione della raccolta poetica: 

Le opere poetiche si ritrovano spesso in stretta sinergia con quelle pittoriche, nella comunicazione diretta o subliminale della visione incantata che Teri ha delle cose, dei suoi stupori, del suo impossibile: le “galassie terrestri”, l’essenza di un’Etica ecologica universale, ai confini del tempo e dello spazio....

e ribadito nella prefazione alla Parte terza Poesia Arte Vita- 
del volumetto 


La fonte ispiratrice nell’Artista è unica, ma la sua energia si espande a raggiera in diversi ambiti.
Un rosso filo creativo permea l’opera omnia di Teri Volini: quel che muta è la forma in cui il talento si esprime.
Già in passato era manifesto come e quanto la corrispondenza tra campi in apparenza differenti contribuisse a potenziare e arricchire coralmente la creatività.

Se ne conferma la validità anche quando sono le sue stesse poesie a far da contrappunto – in alcuni casi – alle opere pittoriche o performative.

L’autenticità del sentire e la verità delle visioni permette che i diversi modi espressivi restino indipendenti fra di loro: le opere poetiche non hanno un intento descrittivo delle opere pittoriche, né queste ultime si propongono di essere illustrative delle prime.

Ciò che conta è l’equilibrio, il connubio felice che si crea, la sinergia che si produce, in quel tentativo di realizzare l’armonia e la bellezza che è alla base di tutta la ricerca di Teri.


 il muschio e le libellule
le erbe e i fiori
nel notturno Universo


Teri Volini 
 artista biofila, pittora, poeta 




giovedì 23 novembre 2017

La fiaba di Vassilissa e le lenticchie - articolo pubblicato su GLB di novembre

                         

                       
                                                          "La grande bouffe"

                               



La fiaba di Vassilissa e le lenticchie


Le antiche fiabe sono portatrici di saggezza e fonti di importanti riflessioni, utili a questa umanità quasi allo sbando di cui ci ritroviamo a far parte. Una tra le più significative, presente presso le tradizioni culturali di tutto il mondo, ci è tramandata nella versione russa, in cui una gentile e generosa fanciulla, Vassilissa, smarritasi nel bosco per colpa della matrigna e delle perfide sorelle, si ritrova nella dimora della terribile vecchia saggia Baba Jaga, che in cambio della vita, le richiede alcune prove, tra cui quella di “scegliere”, in un grande cumulo di sporcizia, le lenticchie in esso mescolate, di separarle e di impilare con cura da un lato i grani e dall'altro la spazzatura, in modo che “ciò che nutre” sia ben distinto da “ciò che è da buttar via”...
 Il monito finale, terrificante, è che se non sarà capace di farlo, non avrà salva la vita.



Lenticchie e spazzatura

La fiaba è una metafora più che perfetta per ripensare all’importanza di una dote fondamentale, che oggi sembra essersi smarrita: la capacità di distinguere,in ciascuna situazione, ciò che è di vitale importanza da  ciò che è nocivo e va senza indugio eliminato. Per semplificare, diciamo che non siamo più in grado di “fare la cosa giusta”. Le lenticchie stanno a indicare ciò che è utile, “nutriente“, per la nostra vita, per la nostra crescita, per la nostra evoluzione; in altre versioni della fiaba sono granaglie, semi di papavero e simili, a dover essere separati dai rifiuti, con lo stesso significato.

Il discernimento

Nella nostra vita, in effetti, siamo tenuti a compiere di continuo delle scelte, piccole e grandi, da cui dipende la salute, l'evoluzione culturale e spirituale, il benessere psicofisico, non solo nostro ma familiare, sociale, planetario. Il discorso è assai ampio, riferendosi alla vasta gamma di opzioni quotidiane che costellano la nostra esistenza. Tutto ciò vale dunque per il cibo, le amicizie, la politica, le valutazioni energetiche, l'educazione: ha insomma riferimento diretto con il comportamento quotidiano di ciascuno/a, in ogni ambito e ad ogni istante: è qualcosa di estremamente serio e impegnativo! Le conseguenze di una scarsa o nulla saggezza, consapevolezza o conoscenza sono sotto i nostri occhi e le paghiamo sulla nostra stessa pelle.

Una tavola pericolosa

È un po’ come trovarsi ogni giorno davanti a un’attraente super tavola, imbandita con ogni sorta di cibo, bevande, manicaretti, di nuovi prodotti, ed è forte la tentazione di prendere un po’ di tutto, o peggio, ciò che maggiormente dovremmo evitare: quel dolce ben farcito di creme, panne e cioccolato, un succoso arrosto, salumi, grassi formaggi dal profumo irresistibile: e le deliziose bevande frizzanti, super zuccherine, ipercolorate, senza parlare di quelle alcooliche, provenienti da tutto il pianeta; i gelati e le imperanti merendine, inzeppate di tutto l’innominabile. 

Se davanti a una simile abbondanza ci comportiamo da sprovveduti, senza chiederci cosa è adatto al nostro stato di salute, senza curarci di informarci sulle caratteristiche di ciascun cibo, o se, pur conoscendo i danni che possono derivare dal loro uso e abuso, arraffiamo ciò che ci va; se di quel cibo sfacciatamente esposto guardiamo solo il lato estetico e allettante, e non indaghiamo sulla sua provenienza, sui metodi di coltivazione che l’hanno prodotto, sull’uso di pesticidi e concimi chimici, sul contenuto di additivi, etc. e di conseguenza immettiamo, ogni giorno,  nel nostro stesso corpo e in quello dei nostri figli degli autentici veleni, allora è facile capire che le nostre normali capacità di discernere sono andate perdute, e le conseguenze non saranno certo positive.

L’esempio degli animali

A questo proposito non sarà fuori luogo osservare che, 
 avendo smarrito  le doti dell’intuito e della naturale saggezza, ci facciamo dar lezioni dagli animali, che, seguendo rigorosamente le leggi di natura, non fanno nulla che potrebbe nuocere alla loro sopravvivenza e al prosieguo della specie.(Questo purtroppo non impedisce che vengano poi martoriati o addirittura estinti a causa nostra!).
 Gli umani, al contrario, nonostante la loro vantata “intelligenza”, trovano continuamente nuovi modi per danneggiarsi, a livello personale e, in un gioco perverso e di continuo rimbalzo,fra tutte le nazioni e nei diversi ambiti, con scelte deliranti e autolesionistiche, come le coltivazioni intensive, l’allevamento, l’uso e il consumo degli animali con crudeltà inenarrabili, la distruzione dei territori con mortifere discariche sparse qua e là, estrazioni petrolifere ormai al livello più estremo del fracking, aumento della produzione e vendita di armi, etc. etc., fino a sfiorare la distruzione totale del genere umano e del pianeta.

                   

                                   dal film di Marco Ferreri  "La grande bouffe"(L'abbuffata)


L’Ordine Intangibile della vita

La fiaba di Vassilissa e l’immagine della tavola imbandita sono entrambe potenti metafore di ciò che accade in ogni ambito della nostra vita, dove le tentazioni non gestite saggiamente ci incitano a compiere scelte sbagliate invece che sane, che esigono tutto il nostro impegno, anche di tipo educativo rispetto alle nuove generazioni, molto esposte; tuttavia tali valutazioni diventano indispensabili, poiché da esse dipende letteralmente la nostra sopravvivenza: come ci avvisa l'antica saggezza nelle parole della BabaYaga – rappresentante l’Ordine Intangibile della vita – “se non fai la scelta giusta, non vivrai”...


Prof.ssa TeresaVolini

 detta Teri



artista biofila, ricercatrice
Potenza


terivolini.art@gmail.com 
3392414133



mercoledì 22 novembre 2017

POESIA. Il momento presente.

 POESIA -  Il momento presente. Sorprendi la perfezione del momento e lo renderai eterno. Percepisci tutta la realtà come tua, e potrai darle una forma che la renda universale.

lunedì 20 novembre 2017

L’ERBA DELLE DONNE: LA SALVIA. articolo su GLB per L’ANGOLO DELLE ERBE della Strega Tegiumaro





L’ANGOLO DELLE ERBE

della Strega Tegiumaro



 L’ERBA DELLE DONNE:  LA SALVIA


La potenza guaritrice delle piante officinali  si rivela in pieno nella salvia,  erba salvifica e coadiuvante in diversi disturbi, in particolare quelli tipici delle donne. La sua ricchezza in fitoestrogeni vegetali la rende utile per le mestruazioni dolorose e per taluni disturbi delle ovaie,  mentre la  proprietà di ridurre  la sudorazione, offre sollievo alle vampate di calore della menopausa.
Grazie  ai principi attivi dei suoi oli essenziali, stimola le funzioni dell’intestino e della cistifellea; abbassa la glicemia, ed ha proprietà balsamiche ed espettoranti
Come sottolineavo  nel nostro primo incontro, bisogna essere molto prudenti nell’uso delle erbe , e questo vale pure per la salvia, anche se è un’erba familiare, che viene usata anche in cucina: nei fagioli, ad esempio, nelle carni – per chi ne fa uso – come  ripieno della pasta di casa,  e  favolose sono le frittelle preparate con le foglie della pianta, di una certa grandezza.


Poiché contiene anche tannini, conviene non bollirla, o appena sobbollirla con delicatezza,  così da evitare l’amaro, e ottenere  delle ottime tisane  lasciando che ceda pian piano le sue sostanze all’acqua caldissima, a pentola spenta. Un pizzico di miele, una scorzetta di limone – tutto organico, ovviamente, se non ci vogliamo cuccare pesticidi e tutte le orribili sostanze che usano in agricoltura e che tante malattie fanno arrivare – e voilà la nostra benefica bevanda  dorata …

  
La salvia ha tante altre doti, fra cui quella, in uso esterno,  di pulire e purificare  denti e gengive, anche con arrossamenti e ulcerette, senza gli effetti collaterali dei prodotti  chimici comunemente usati.  Basta masticarle! Dimenticavo: le foglie devono essere fresche, o appena bollite,  per il colluttorio … 



Quando  raccogliamo la salvia, usiamo le foglie -  che potremo comporre in mazzetti e seccare all’ombra,  poi conservarli in sacchetti di carta o tela -  ma anche, nella bella stagione,  le sommità fiorite: e ricordiamo sempre di controllare la purezza del suolo, rifuggendo da  luoghi inquinati,  sempre più frequenti.  
Altrimenti, il consiglio migliore per rifornirvene  è  cercare una  contadina fidata, o  tentare  una piantagione casalinga, con   terriccio sabbioso e  molta luce; pure in questo caso, assicuratevi della provenienza organica  della pianta e seguite  le indicazioni, anche per le innaffiature: è una pianta esigente! D’altra parte, dà tanto!


Tegiumaro 

Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano 

Il termine strega viene  ovviamente usato nel suo originario significato di conoscitrice di erbe, raccoglitrice, esperta di semplici preparati, e molto di più ….

Verrà in seguito pubblicata un’estrapolazione dalla ricerca della prof.ssa Volini sul tema, tratta dai suoi studi di risemantizzazione,  ovvero il contributo che ognuno/a di noi può dare per "rimettere in piedi il mondo a testa in giù";  ripristinare il giusto significato delle parole, spesso corrotto  nel tempo ad uso e abuso della cultura dominante 



lunedì 13 novembre 2017

Eros e Poesia Amanda, cronologia della passione. La reazione

 

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Eros e Poesia
Amanda, cronologia della passione, diario in versi
La reazione