lunedì 18 gennaio 2021

Una doppia violazione della Costituzione Italiana



Articolo di Teri Volini, pubblicato sulla rivista VALORI, 
nella rubrica Costituzione e società 


Una doppia violazione della Costituzione italiana


Parte 1
a - Libertà d’espressione e nuovi fondamentalismi

Forme di controllo autoritario, molto pesanti e pericolosamente anticostituzionali, sono state di recente sancite da un rappresentante istituzionale, che ha dichiarato su La7: ... ci saranno quelli che lavorano contro i vaccini: dovranno essere zittiti, non bisognerà dargli nemmeno il diritto di parola: stavolta non scherziamo più!
Si direbbero le esternazioni – anche sgrammaticate – di un nostalgico di passati regimi, invece si tratta dell’aderente a un partito politico, certo Andrea Romano. La sua perentoria avvisaglia mostra il livello di prevaricazione cui si è arrivati: l'arroganza dell’imposizione del potere dall'alto, a dispetto di ogni norma della società civile.

Una simile sfrontatezza fa sorgere il dubbio che non si tratti di un’esternazione personale occasionale, già grave di per sé e per giunta sul mezzo televisivo: se il soggetto lo dice, è perché si sente autorizzato da un sentire comune al suo partito, di una presa di posizione già approvata.

Sin dall’inizio della vicenda Covid-19, abbiamo percepito l’intolleranza verso il pensiero libero, proprio di una società democratica, e la tendenza all’instaurarsi di un’inconcepibile censura, con la cancellazione di video e notizie divergenti dalla narrazione ufficiale, la loro alterazione o addirittura il loro rovesciamento. Si è constatato il prevalere di una linea convenzionale, di una visione univoca, complice una mass-medialità sempre più compiacente, asservita o remunerata: ma l’andare così impudentemente - e a livello istituzionale - contro uno degli articoli più importanti della Costituzione, l’art 21, è un’intimidazione inaudita.

Abbiamo nel frattempo assistito ad altre penose esternazioni; per limitarci alla quaestio vaccini, alcune, istituzionali, altre di soggetti privati, ma comunque significative, trattandosi di personaggi noti: da Conte a Severgnini, da Sileri a Gassmann, da Mieli a Crisanti: quest’ultimo, fino a poco tempo fa osannato come esperto tecnico scientifico, ora viene osteggiato e stigmatizzato perché ha formulato, insieme ai suoi colleghi Gimondo e persino Burioni, delle dichiarazioni prudenziali molto forti, relative alla sicurezza e all’efficacia dei vaccini, contro la propaganda ufficiale pro-vax incentrata su assolute certezze al riguardo, né sufficientemente suffragate né indagate...

Andrea Crisanti, docente di Microbiologia dell’università di Padova. lettera al Corriere della sera:  Pfizer e Moderna hanno preso un mucchio di soldi pubblici, hanno il dovere di mettere a disposizione i dati della sperimentazione. È una questione di trasparenza, necessaria per la fiducia. E... Si parla di vaccino obbligatorio, ma sarebbe una forzatura incredibile, mai vista. Cosa accadrebbe se nel tempo emergessero effetti collaterali importanti?

M. Rita Gismondo, microbiologa: non si vaccinerà a gennaio e comunque non senza una vera condivisione dei dati in ambito scientifico da parte delle case farmaceutiche. Sono da valutare nel tempo le prove di efficacia e l’assenza di effetti collaterali acuti... Possono indurre mutazioni che possono essere viste molto al di là nel tempo...( Rete 4, Dritto e Rovescio). Roberto Burioni su Fb: domanda: si vaccinerebbe Pfeizer subito? Risposta. No, non conoscendo i dati nel dettaglio, soprattutto sulla sicurezza.




Parte 2a Armiamoci e partite

Cosa pensare, quando il Premier Conte e il vice ministro della salute Sileri affermano che non si faranno iniettare il vaccino a gennaio, per “lasciare il posto alle categorie a rischio”? Un altruismo molto dubbio, persin risibile. E come non rimanere sconcertati quando Mieli, dall’alto della sua autorevolezza, afferma - davanti a una contrariata Grüber - che se fosse in età da fare figli, ci penserebbe due volte prima di farsi inoculare dei vaccini dalle tante contraddizioni... 

E cosa rispondere a personaggi pubblici, che si tuffano a capofitto in grossolane dichiarazioni: Gassmann: Una volta fatto il vaccino, darei una tessera che lo testimoni. Chi non vuole farlo non entra in ristoranti bar cinema teatri stadio negozi autobus taxi treni e tiene sempre la mascherina: poi vedi che lo fanno.  Severgnini: Chi non vuole vaccinarsi deve rilasciare una dichiarazione che si  pagherà le spese sanitarie in caso di malattia.

Entrambi dimenticano che per la Costituzione Italiana: Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.



Se ciò non fosse chiaro, esiste anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000), e la  Convenzione di Oviedo (1997).
In questa ottica, i “patentini” sono un ricatto equivalente all’obbligo.

Questi negazionisti del diritto dimenticano  che le “iniezioni di Stato” furono uno dei peggiori crimini del regime nazista ed è così che nacque il codice di Norimberga. L’inviolabilità del corpo e della dignità della persona sono costati due guerre mondiali e milioni di morti.

 Se si seguisse il non richiesto sentenziare severgniniano, si dovrebbero far pagare le spese mediche anche ai fumatori, visto che nuocciono alla propria salute e devono poi essere curati. Idem per gli alcolisti, i drogati, e man mano, pure i corridori automobilistici, gli alpinisti, i paracadutisti...e i pattinatori su rotelle!

I Severgnini e i Gassmann dimenticano pure che anche i free - vax e i prudent - vax (cioè coloro che non sono tout court contro i vaccini, ma contro l’obbligatorietà, e pretendono che siano testati e studiati in modo approfondito e senza conflitti d’interesse) - pagano le tasse da cui  provengono i soldi della sanità.

Non bisognerebbe piuttosto chiamare in causa chi procura danni immani alla salute, senza che peraltro le istituzioni s’impegnino una volta per tutte seriamente e  imparzialmente,  con leggi severe per liminare le fonti del Danneggiamento?  Chiamare in causa l’Ilva per i tumori e le leucemie infantili, gli imprenditori mafiosi per i micidiali rifiuti e le terre dei fuochi; le fabbriche fuori norma e gli inceneritori per i fumi tossici, la diossina e le nano particelle; il letale amianto, i diserbanti, i glifosati, gli ogm, i trivellatori petroliferi, tutti coloro che operano  per la distruzione ad oltranza dell’aria, dell’acqua, del suolo, e chi ne più ha più ne metta...

Ma è soprattutto alle Case farmaceutiche che si dovrebbe far firmare una dichiarazione per il risarcimento dei danni da vaccino, visto che godono di liberatoria e non sono ritenute responsabili degli effetti collaterali a breve e lungo termine, anzi, sono risarcite dal governo per le perdite che subiscono per i danni causati dai loro stessi prodotti, secondo una legge tutta italiana del 1992 e successive modifiche.

I Severgnini e i Gassmann lo ignorano, ma sono tanti i casi - anche in Italia, nonostante l’imprudente e sospetto atteggiamento rassicurante ufficiale pro - vax - di danni comprovati da vaccinazioni che hanno ricevuto indennizzi. Negli Stati Uniti sono stati pagati dal fondo risarcimento danni da vaccini, 4 miliardi di dollari, nonostante le affermazioni d’innocuità (Bill Posey, delegato del Congresso Florida).

I due disinvolti pro - vax a prescindere, che vorrebbero indiscriminatamente imporre - non si sa a quale titolo - un trattamento sanitario obbligatorio senza certezze d’innocuità ed efficacia, non sanno che lo stesso Bill Gates, massimo produttore di vaccini, proclama in video che vuole vaccinare tutto il pianeta, e che ci saranno almeno 700.000 persone nel mondo che subiranno gravi effetti collaterali: vittime dell’inco-scienza, più che della “scienza”, viste le enormi incertezze e i giganteschi conflitti d’interesse: e se lo dice lui, le vittime sacrificali potranno essere di molto superiori.

I Severgnini e i Gassmann lo ignorano, ma esiste tutta una letteratura ben documentata sulle malefatte delle case farmaceutiche, soprattutto riguardo alle sperimentazioni e campagne vaccinali inappropriate in paesi come l’Africa, l’India: donne sterilizzate loro malgrado e bambini usati come cavie, mentre la vaccinazione veniva  presentata come cura di epidemie. La Pfeizer è in prima linea, con una sfilza infinita di scorrettezze. e questo esige grande prudenza.

 Tra i  due non richiesti show-men, è ancor più esecrabile il  giornalista:   dovrebbe conoscere  approfonditamente l’argomento di cui non solo parla e scrive, ma su cui si arroga il diritto di fornire delle linee guida, mentre mostra al riguardo una penosa ignoranza, su cui si appoggia l’evidente malafede: non dimentichiamo le “pressioni” generalizzate delle potenti multinazionali del farmaco. 

I due facinorosi negazionisti dei diritti civili non sanno che  è stata già costituita un’associazione,  Mille Avvocati e Mille Medici,  che,   nel pieno rispetto della Costituzione, si adoprerà per la libertà di scelta, e  nel gruppo le posizioni  personali potranno  elevarsi a difesa del diritto.









venerdì 8 gennaio 2021

I SOLDI NON SONO RADIOATTIVI - articolo di Teri Volini, artista biofila


Riguardo al ricorso al nucleare come possibilità energetica, c’è voluto un referendum popolare, nel 2011 per impedirne l’attuazione da parte di multinazionali e di politici a cui non interessa granché né della salute della gente, né di quella del territorio. 

Forse l’ennesima tragedia, a quel tempo appena dispiegatasi, di Fukushima - essendo già lontano nella memoria collettiva il terribile ricordo di Chernobil - aveva allora pesato in maniera sostanziale: certo più di quella naturale saggezza che dovrebbe guidare gli umani nelle loro scelte.

Basti solo pensare agli strascichi “eterni” dello smaltimento dei rifiuti altamente tossici che la scelta nucleare porta con sé, per provarne l’intima follia.

Il problema, a tratti ripresentantesi, dell’eliminazione delle scorie radioattive - molto pericolose e dannose sia per il territorio che per gli esseri umani che vengano disgraziatamente a trovarsi nei pressi dei siti dove le stesse vengono accantonate - è gravoso: non si tratta di barbabietole, bensì di fusti pieni di veleno, sulla cui sicurezza non ci può essere nessuna certezza assoluta: parliamo dell’inquinamento nel tempo, specie in territori geologicamente fragili e in cui conta prioritariamente - come fonte pressoché unica di reddito e di sopravvivenza in generale - la qualità e sanità dell’aria, dell’acqua e, come nel metapontino o nella Val d’Agri già molto compromessa, dei prodotti agricoli.

La nostra regione in particolare è già stata – grazie allo Sblocca Italia - fortemente danneggiata dalla presenza ad oltranza delle estrazioni petrolifere, e questo sarebbe un altro duro colpo: basti far riferimento all’aumento esponenziale dei tumori e delle leucemie negli ultimi anni.

Non bastando la presenza di barre di uranio radioattive sepolte a suo tempo nella zona, nel 2013 ci fu un altro tentativo riguardo allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi a Rotondella, e solo una grande manifestazione popolare riuscì ad impedirla.

Nel 2021, mentre siamo allo stremo per quanto successo nel 2020 con il Covid e dintorni, viene nuovamente ripresentata una simile, deleteria proposta. Cosa fare?

Per il momento, c’è stata una grande levata di scudi da parte dei rappresentanti istituzionali, ma ricordiamoci che la faccenda resta in bilico, sia per la grande potenza di chi determina le decisioni, sia per il rischio che vengano fatte ai rappresentanti istituzionali delle proposte economiche talmente allettanti, che alcuni potrebbero non essere in grado di rifiutare (per il bene comune, si capisce!?!). 

D’altra parte, il danaro non è radioattivo!

                                                                     Teri Volini, artista biofila*

*Sempre più al di fuori dei mondi stereotipati della pseudo-arte, Teri Volini manifesta la sua libera creatività privilegiando l’impegno ambientale e civile, praticando da oltre 20 anni la (S)cultura Sociale, consapevole del contributo determinante che l’arte può dare nella presa di coscienza delle problematiche socio-ambientali, specie le più pressanti. Una delle centinaia di opere dell’artista biofila in difesa della natura si riferisce al Nucleare, ed è stata realizzata come opera di autocoscienza collettiva nel 2011: un Manifesto d'Artista in gigantografia (mt 2,60 x 1,60 ca ), con 80 partecipanti. Ciascuno porta scritta su di sé la dichiarazione IO SONO UNO CON IL SOLE. Al centro della composizione, l'immagine di una centrale nucleare, con sovrapposta la scritta Il nucleare è scaduto!




http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_sole.html

http://terivolini.blogspot.it/.../mostra-opere-teri...

 


UNIVERSI, raccolta poetica di Teri Volini