Da Platone a Lucarelli
di Teri Volini
Nell’antica Grecia, i sofisti si vantavano di poter confutare qualsiasi
cosa, vera o falsa che fosse: è questa la tecnica usata dalla giornalista Lucarelli
su Il Fatto quotidiano, nell’intervista telefonica al prof. De Donno: un uomo giusto, che invece di essere ringraziato e
onorato per quanto ha fatto da febbraio nel suo ospedale di Mantova per la cura
dei pazienti di Corona Virus, dopo due mesi e mezzo in cui è stato oggetto di di
critiche ingiustificate, tentativi di ridimensionamento
della cura - il cui difetto è di essere efficace e poco costosa - ostracismi e tormenti da parte dei borioni di turno, e dopo essersi
visto scippare la sua terapia,
(intendendo per sua
l’utilizzo a fini di guarigione della plasmoterapia iperimmune, da lui usata
- dopo
averla riscattata dall’ignoramento ufficiale - per
salvare vite umane,
...
a quasi fine maggio viene ancora sottoposto ai degenerati tentativi (da parte di una cronista
in chiara ricerca di scoop), di minimizzare, sottovalutare e deridere la
persona e l’operato del prof.: lo fa cinicamente, tramite il reiterato
tentativo di trascinarlo nei vicoletti degli equivoci, delle menzogne e delle mimimalia, volti addirittura a metterne
in dubbio la serietà sul lavoro!
Ha
usato - con una naturale spregiudicatezza e nessuna professionalità
- la tecnica dell’antica scuola eristica - si era ai tempi di Platone e di Socrate per intenderci, sebbene io tema che Lucarelli non la conosca, non essendo laureata - per indurre nell’interlocutore una gratuita agitazione e confusione, e non permettergli di far vertere il discorso su quello che davvero è importante:
b) il
gravissimo atto di sottrazione da parte dell’AIFA (Agenzia italiana farmaco) e dell’ISS
(Istituto superiore sanità), della guida nella sperimentazione ufficiale nazionale all’ospedale di
Mantova insieme a Pavia - dovuta ai proff.
Franchini e De Donno (che non solo era stato il primo a utilizzarlo sul campo da febbraio, ma pure con il risultato di ridurre la
mortalità al 6% ).
- la tecnica dell’antica scuola eristica - si era ai tempi di Platone e di Socrate per intenderci, sebbene io tema che Lucarelli non la conosca, non essendo laureata - per indurre nell’interlocutore una gratuita agitazione e confusione, e non permettergli di far vertere il discorso su quello che davvero è importante:
a) la possibilità di curare i malati di C.V, a cui il Prof. ha sempre dato la priorità
La
guida - e implicitamente il merito - è stata
assegnata a Pavia e a Pisa: quest’ultima
in realtà aveva iniziato strumentalmente
la sperimentazione solo l’11 aprile e con un solo paziente interno, senza
nemmeno concluderla: un atto inqualificabile!
Lo studio toscano “Tsunami” scelto come modello per la sperimentazione nazionale: sfido chiunque a non incaxxarsi di
brutto, ma De Donno, sebbene provato, da vero signore arriva a dire che alla fine ciò che conta è che la terapia
cammini e salvi delle vite umane. Che Persona! Neanche pensa a una
denuncia: lui preferisce lavorate, curare:
e poi - aggiungo io – con quei Potenti Simpaticoni e i loro ammanigliamenti
politici e finanziari, figurarsi...
EL
L
Tornando all’“intervista”,
mi tocca ricordare che sarebbe dovere dei media
esenti da sofisti/cazioni - sottolineare
il valore di De Donno e la gravità dell’accaduto: ma alla giornalista scoopista
non interessa scoprire la verità, precipitandosi quindi
a stigmatizzare lo spudorato comportamento dei poteri forti,
o almeno portarne e a conoscenza il pubblico, intontito dalle tante falsità spacciate per vere proprio dal mainstream.
QUELLO Sì CHE SAREBBE UN BELLO SCOOP, CORAGGIOSO E A FIN DI BENE! a stigmatizzare lo spudorato comportamento dei poteri forti,
o almeno portarne e a conoscenza il pubblico, intontito dalle tante falsità spacciate per vere proprio dal mainstream.
Al
contrario lei preferisce la linea trash:
il giornalismo spazzatura, quello scandalistico, insomma, continuando imperterrita per tutto il tempo a cercare di
trascinare il prof. nel pantano dei dubbi e dei pettegolezzi, con affermazioni capziose,
ambigue e fuori luogo: solo una grande, forse eccessiva
correttezza del professore gli ha impedito di chiuderle il telefono in faccia,
come chiunque avrebbe fatto.
Il giornalismo responsabile non si confà a Lucarelli , come si vede
in questa orribile intervista-farsa.
Lo
leggiamo nello scritto pubblicato - una sua
estrapolazione dalla registrazione, e soprattutto lo ascoltiamo: ciò che a lei interessa
è sputtanare qualcuno che vale, esporlo al ridicolo (lo chiama Mr. Plasma, che
vergogna!), cercando di tirar fuori con compiacimento eventuali aspetti negativi:
e se non esistono, li possiamo sempre creare, vero? Magari insinuando, alludendo, intrufolandosi.... Il fine? Rovinare la reputazione di un uomo giusto, deformandone
l’immagine.
È
un comportamento talmente grave, da portare i malpensanti a delle retro-intenzioni non propriamente incorrotte: certo,
questo non si può provare, ma pensare sì: è l’effetto boomerang, altrimenti
detto: chi la fa l’aspetti!
Prof.ssa Teri Volini
Intervista a Mr Plasma (!) di Sevaggia Lucarelli
registrazione video Lucarelli
- De Donno
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