nella rubrica Costituzione e società
Una doppia violazione
della Costituzione italiana
Parte 1a -
Libertà d’espressione e
nuovi fondamentalismi
Forme
di controllo autoritario, molto pesanti e pericolosamente anticostituzionali, sono state di recente sancite da un rappresentante istituzionale, che ha dichiarato
su La7: ... ci saranno quelli che lavorano contro i vaccini: dovranno essere
zittiti, non bisognerà dargli nemmeno il diritto di parola: stavolta non
scherziamo più!
Si direbbero le esternazioni – anche sgrammaticate – di
un nostalgico di passati regimi, invece si tratta dell’aderente a un partito
politico, certo Andrea Romano. La sua perentoria avvisaglia mostra il livello
di prevaricazione cui si è arrivati: l'arroganza dell’imposizione del potere
dall'alto, a dispetto di ogni norma della società civile.
Una
simile sfrontatezza fa sorgere il dubbio che non si tratti di un’esternazione personale
occasionale, già grave di per sé e per giunta sul mezzo televisivo: se il
soggetto lo dice, è perché si sente autorizzato da un sentire comune al suo
partito, di una presa di posizione già approvata.
Sin
dall’inizio della vicenda Covid-19, abbiamo percepito l’intolleranza verso il
pensiero libero, proprio di una società democratica, e la tendenza all’instaurarsi
di un’inconcepibile censura, con la cancellazione di video e notizie divergenti
dalla narrazione ufficiale, la loro alterazione o addirittura il loro
rovesciamento. Si è constatato il prevalere di una linea convenzionale, di una
visione univoca, complice una mass-medialità sempre più compiacente, asservita
o remunerata: ma l’andare così impudentemente - e a livello istituzionale - contro
uno degli articoli più importanti della Costituzione, l’art 21, è un’intimidazione
inaudita.
Abbiamo
nel frattempo assistito ad altre penose esternazioni; per limitarci alla quaestio vaccini, alcune, istituzionali,
altre di soggetti privati, ma comunque significative, trattandosi di personaggi
noti: da Conte a Severgnini, da Sileri a Gassmann, da Mieli a Crisanti:
quest’ultimo, fino a poco tempo fa osannato come esperto tecnico scientifico,
ora viene osteggiato e stigmatizzato perché ha formulato, insieme ai suoi
colleghi Gimondo e persino Burioni, delle dichiarazioni prudenziali molto
forti, relative alla sicurezza e all’efficacia dei vaccini, contro la
propaganda ufficiale pro-vax
incentrata su assolute certezze al riguardo, né sufficientemente suffragate né
indagate...
Andrea
Crisanti, docente di Microbiologia dell’università di Padova. lettera al
Corriere della sera: Pfizer e Moderna hanno preso un mucchio di
soldi pubblici, hanno il dovere di mettere a disposizione i dati della
sperimentazione. È una questione di trasparenza, necessaria per la fiducia. E... Si parla di vaccino obbligatorio,
ma sarebbe una forzatura incredibile, mai vista. Cosa accadrebbe se nel tempo
emergessero effetti collaterali importanti?
M. Rita Gismondo, microbiologa: non si vaccinerà a gennaio e comunque non senza una vera condivisione dei dati in ambito scientifico da parte delle case farmaceutiche. Sono da valutare nel tempo le prove di efficacia e l’assenza di effetti collaterali acuti... Possono indurre mutazioni che possono essere viste molto al di là nel tempo...( Rete 4, Dritto e Rovescio). Roberto Burioni su Fb: domanda: si vaccinerebbe Pfeizer subito? Risposta. No, non conoscendo i dati nel dettaglio, soprattutto sulla sicurezza.
Parte 2a Armiamoci e partite
Cosa pensare, quando il Premier Conte e il vice ministro della salute Sileri affermano che non si faranno iniettare il vaccino a gennaio, per “lasciare il posto alle categorie a rischio”? Un altruismo molto dubbio, persin risibile. E come non rimanere sconcertati quando Mieli, dall’alto della sua autorevolezza, afferma - davanti a una contrariata Grüber - che se fosse in età da fare figli, ci penserebbe due volte prima di farsi inoculare dei vaccini dalle tante contraddizioni...
E cosa
rispondere a personaggi pubblici, che si tuffano a capofitto in grossolane dichiarazioni:
Gassmann: Una volta fatto il vaccino,
darei una tessera che lo testimoni. Chi non vuole farlo non entra in ristoranti
bar cinema teatri stadio negozi autobus taxi treni e tiene sempre la
mascherina: poi vedi che lo fanno. Severgnini:
Chi non vuole vaccinarsi deve rilasciare
una dichiarazione che si pagherà le
spese sanitarie in caso di malattia.
Entrambi dimenticano che per la Costituzione Italiana: Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Se ciò non fosse chiaro, esiste anche la
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000), e la Convenzione di Oviedo (1997).
In questa
ottica, i “patentini” sono un ricatto equivalente all’obbligo.
Questi negazionisti del diritto dimenticano
che le “iniezioni di Stato” furono uno dei peggiori crimini del regime nazista
ed è così che nacque il codice di Norimberga. L’inviolabilità del corpo e della
dignità della persona sono costati due guerre mondiali e milioni di morti.
I
Severgnini e i Gassmann dimenticano pure che anche i free - vax e i prudent - vax
(cioè coloro che non sono tout court contro
i vaccini, ma contro l’obbligatorietà, e pretendono che siano testati e
studiati in modo approfondito e senza conflitti d’interesse) - pagano le
tasse da cui provengono i soldi della
sanità.
Non bisognerebbe piuttosto chiamare in causa chi procura danni immani alla
salute, senza che peraltro le istituzioni s’impegnino una volta per tutte seriamente
e imparzialmente, con leggi severe per liminare le fonti del Danneggiamento? Chiamare in causa l’Ilva per i tumori e le
leucemie infantili, gli imprenditori mafiosi per i micidiali rifiuti e le terre
dei fuochi; le fabbriche fuori norma e gli inceneritori per i fumi tossici, la
diossina e le nano particelle; il letale amianto, i diserbanti, i glifosati,
gli ogm, i trivellatori petroliferi, tutti coloro che operano per la distruzione ad oltranza dell’aria,
dell’acqua, del suolo, e chi ne più ha più ne metta...
Ma è soprattutto alle Case
farmaceutiche che si dovrebbe far firmare una dichiarazione per il risarcimento
dei danni da vaccino, visto che godono di liberatoria e non sono ritenute
responsabili degli effetti collaterali a breve e lungo termine, anzi, sono
risarcite dal governo per le perdite che subiscono per i danni causati dai loro
stessi prodotti, secondo una legge tutta
italiana del 1992 e successive modifiche.
I Severgnini e i Gassmann lo ignorano, ma sono tanti i casi - anche in
Italia, nonostante l’imprudente e sospetto atteggiamento rassicurante ufficiale
pro - vax - di danni comprovati da
vaccinazioni che hanno ricevuto indennizzi. Negli Stati Uniti sono
stati pagati dal fondo risarcimento danni da vaccini, 4 miliardi di dollari,
nonostante le affermazioni d’innocuità (Bill Posey, delegato del Congresso Florida).
I due disinvolti pro - vax a prescindere, che vorrebbero indiscriminatamente imporre
- non si sa a quale titolo - un trattamento sanitario obbligatorio senza certezze
d’innocuità ed efficacia, non sanno che lo stesso Bill Gates, massimo
produttore di vaccini, proclama in video che vuole vaccinare tutto il pianeta,
e che ci saranno almeno 700.000 persone nel mondo che subiranno gravi effetti
collaterali: vittime dell’inco-scienza, più che della “scienza”, viste le
enormi incertezze e i giganteschi conflitti d’interesse: e se lo dice lui, le
vittime sacrificali potranno essere di molto superiori.
I Severgnini e i Gassmann lo ignorano, ma
esiste tutta una letteratura ben documentata sulle malefatte delle case
farmaceutiche, soprattutto riguardo alle sperimentazioni e campagne vaccinali
inappropriate in paesi come l’Africa, l’India: donne sterilizzate loro malgrado
e bambini usati come cavie, mentre la vaccinazione veniva presentata come cura di epidemie. La Pfeizer è
in prima linea, con una sfilza infinita di scorrettezze. e questo esige grande
prudenza.
I due facinorosi negazionisti dei diritti civili non sanno che è stata già costituita un’associazione, Mille Avvocati e Mille Medici, che, nel pieno rispetto della Costituzione, si adoprerà per la libertà di scelta, e nel gruppo le posizioni personali potranno elevarsi a difesa del diritto.