Esordire con buone notizie può essere un modo positivo
per affacciarci nel 2016, considerato che per contro quelle brutte sono
all’ordine del giorno e che - pur essendo inevitabili per una corretta
informazione, spesso sono predominanti e con il loro sovraffollarsi non contribuiscono certo a dare
speranza alla gente o a lasciare aperti degli spiragli che indichino la
possibilità di un miglioramento nel personale e nel sociale.
Per questo abbiamo preferito iniziare l’anno con due informazioni “tecniche” che hanno il
pregio di sottolineare la nuova attenzione nei riguardi della salvaguardia del
pianeta e nostra.
Apparentemente sembra
trattarsi di cose piccole, certo non eclatanti come le notizie di sciagure ed
eventi rovinosi (guerre, atti terroristici,
aerei precipitati etc.), tuttavia la
loro importanza risiede nel fatto che evidenziano soluzioni utili a quel
cambiamento di rotta che - dapprima timidamente ma oggi con sempre maggiore
forza e consapevolezza - viene invocato, e a ragione!
Controllo
istantaneo degli agenti inquinanti
più o meno venefici e tutti sicuramente nocivi per la salute nostra e dell’ambiente.
Di questi ultimi ho parlato in un precedente articolo sulla Grande Lucania, La
paperella assassina, dedicato agli onnipresenti ftalati, sottolineandone la
pericolosità e mettendo in evidenza come la maggior parte di ciò che
usiamo contiene questo silenzioso nemico, sui cui incalcolabili danni
ci riferisce il sito del Ministero della
Salute: purtroppo però, le importanti informazioni al riguardo non sono
pubblicizzate quanto i prodotti dappertutto in vendita: quelli comunemente,
quotidianamente e massicciamente utilizzati; di conseguenza non tutti conoscono
la gravità del danno, né le connessioni tra il loro uso quotidiano e le
malattie, anche gravi, che ci colpiscono.
Con l’App, potremo
controllare personalmente tutto ciò che ci sembra più pericoloso, ad esempio l’aria
degli ambienti domestici o di lavoro, e quello che ingeriamo; di sicuro ne
scopriremo delle “belle”, poiché prodotti
chimici nocivi si trovano persino nei prodotti per bambini, venendo aggiunti alle materie plastiche per
migliorarne la flessibilità e la modellabilità, e possono essere presenti
- a seconda dei produttori e del
loro grado di in/coscienza- nei giocattoli,
nelle gomme per cancellare, nelle attrezzature gonfiabili, negli articoli
di cartoleria per la scuola, nella plastilina colorata, in zainetti, astucci etc..
Se non verrà
bloccata, l’App potrà contribuire alla scelta di prodotti più sani, e nel caso
dell’aria o dell’acqua, farci toccare con mano e in diretta i pericoli che corriamo, e correre ai ripari.
Riciclo istantaneo
La seconda info riguarda una stampante, del tipo
comunemente utilizzato, ma con la particolarità di provvedere all’immediato
riciclo della carta usata: quella che normalmente andrebbe gettata via e
che – nella migliore delle ipotesi – dovrebbe
compiere un lungo giro per tornare ad essere carta vergine da ricomprare.. Il dispositivo in
questione è infatti in grado di ricreare un foglio praticamente nuovo, con la semplice immissione
di quello usato in un’apposita feritoia .
Ora, visto lo spreco immane che si è fatto e si fa della carta – specialmente nei pubblici uffici – della quale per troppo tempo abbiamo dimenticato la provenienza dagli alberi, una delle risorse più preziose e non inesauribili della Terra, e solo accennando ai danni incalcolabili che provoca la distruzione delle foreste in tutto il pianeta, la novità non è affatto “minore”. dal momento che offre la possibilità di compiere “in diretta”un’azione pratica per ciascun fruitore e “virtuosa” per la natura.
Ora, visto lo spreco immane che si è fatto e si fa della carta – specialmente nei pubblici uffici – della quale per troppo tempo abbiamo dimenticato la provenienza dagli alberi, una delle risorse più preziose e non inesauribili della Terra, e solo accennando ai danni incalcolabili che provoca la distruzione delle foreste in tutto il pianeta, la novità non è affatto “minore”. dal momento che offre la possibilità di compiere “in diretta”un’azione pratica per ciascun fruitore e “virtuosa” per la natura.
Resta solo da augurarsi che - insieme all’utilità immediata - le innovazioni siano non solo seguite da molte altre del genere, ma diventino il punto di partenza per una nuova e più completa coscienza ambientale generalizzata, considerato che il cambiamento è meglio che inizi dalle singole persone, senza aspettare che provenga dall’alto, con leggi o decreti dai percorsi lunghi e costosi, come nel caso della raccolta differenziata, che ha dovuto aspettare tanto tempo essere attuata.
Il
cambiamento comincia dal singolo
Il vantaggio dell’iniziare individualmente ad agire
“virtuoso”, risiede nell’anticipare i tempi di attuazione dei cambiamenti - utili a noi stessi e alla società intera - senza aspettare che ci vengano imposti. D’altra
parte, il cambiamento “dall’alto”, quello che dovrebbe essere attivato dalla politica nazionale e
internazionale, risulta complesso e assai difficile, come abbiamo dolorosamente
potuto constatare ultimamente in occasione del Summit sul clima a Parigi.
Quest’ultimo, infatti, persino di fronte alla estrema
drammaticità delle condizioni ambientali planetarie, causate dai cambiamenti
climatici indotti dall’inquinamento inarrestato, ben poco è riuscito a “smuovere”, a causa dei
troppi interessi in ballo e della spinta sfrenata alla crescita irresponsabile,che
hanno trattenuto ancora una volta l’attuazione
di decisioni importanti a tal proposito.
Che il Cielo ce la mandi buona, verrebbe da
esclamare: ma i primi a determinare la
nostra sorte e a pretendere sagge decisioni, non dovremmo per
primi essere noi?
Non dovrei essere io,
abitante della Terra?
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