Fu lo storico delle
religioni rumeno Mircea Eliade ( Bucarest, 1907 – Chicago, 1986), antropologo,
scrittore, filosofo, orientalista, mitografo, saggista, esoterista e accademico)
a introdurre il termine Ierofania
come concetto cardine della sua ricerca, attinente la scienza, la storia e
l'antropologia del sacro.
Egli scriveva: “Per
designare l'atto attraverso il quale il sacro si manifesta abbiamo proposto il
termine "Ierofania". È un termine appropriato, perché non implica
null'altro che quello che dice; non esprime nulla di più di quanto implichi il
suo significato etimologico, e cioè che
qualcosa di sacro si mostra a noi.
Un albero, una pietra o
un essere umano come manifestazioni del sacro, ierofanie, non perdono le loro
caratteristiche fisiche, ma non per queste caratteristiche fisiche essi vengono
ritenuti sacri. Divengono "ierofanie" quando assurgono ad ulteriori
significati e attributi, quando, cioè, gli umani scorgono in loro qualcosa d' “altro”, di “totalmente Altro”, un “Altro”
che appartiene al mondo del sacro. Mircea
Eliade, Immagini e Simboli, Tea, 1993.
Nella sua semplice, diretta solennità,
una simile definizione mostra un modo di percepire la realtà completamente
diverso da quello con cui questa viene abitualmente identificata, e c’invita a
riflettere su quanto perdiamo con la nostra distratta, ordinaria concezione del
vivere.
Per coloro che sostengono la visione non abituale, sono tante
e stupefacenti le manifestazioni ierofaniche, e personalmente ho avuto il
privilegio di assistere ad alcune di esse, e /o addirittura di esserne
protagonista, come artista/performer e, in qualità di praticante delle “mudra”,
come Ierofante.
Mudra
Chi pratica le Mudra, dichiara, in maniera diretta e al tempo stesso
subliminale, l’appartenenza di ognuno/a di noi al Tutto: la connessione del
micro col macrocosmo, l’unione dei viventi con gli altri esseri, umani e non
umani, con la terra, con l’intero universo. La dichiarazione viene espressa con
la danza delle dita che muovono l’energia
che ci sostiene. Le Mudra consistono nel posizionare e muovere le mani disegnando
nell’aria dei simboli all’apparenza misteriosi; in realtà essi sono un
linguaggio speciale per attivare una comunicazione altrettanto speciale … Il
suono che si accompagna ai gesti riporta alla musica dell’universo.
Ierofania e archeoastronomia
Dal punto di vista archeoastronomico, molti nel mondo
sono i luoghi in cui il fenomeno ierofanico si manifesta con regolarità, specie
in certi momenti dell’anno solare, e gli
umani nei millenni li hanno studiati, progettando appositamente delle
costruzioni che li evidenzassero, in associazione con momenti astronomici di rilievo quali
equinozi, solstizi o allineamenti planetari. In Egitto, alle porte del Cairo,
tra le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, allineate verso
l’antica Eliopoli, città sacra del culto solare, al tramonto del solstizio
d’estate il Sole si colloca proprio in mezzo alle piramidi più grandi di Cheope
e Chefren;
fenomeni ierofanici sono presenti in Messico, a Chichen Itzà, città Maya,
all’alba degli equinozi il sole nascente proietta l’ombra di un grande serpente
sul dorso della piramide.
In Italia abbiamo numerosissimi esempi: in Lazio,
a Roma, nel Pantheon, a mezzogiorno del 21 aprile, il sole penetra dall’oculus generando un fascio di luce che
centra esattamente la porta d’ingresso del tempio; a Castel Gandolfo, etc. In Sardegna, nel tempio a pozzo nuragico di Santa
Cristina, in settembre e in marzo, a orari precisi, il sole illumina
perfettamente il fondo del pozzo, passando per il vano scale.
In Basilicata, la Ierofania si manifesta magnificamente nelle
Piccole Dolomiti lucane, in agro di Oliveto Lucano, presso il sito archeologico
di Croccia Cognato, di cui recentemente sono stati attenzionati i “glifi”,
simboli archetipi incisi sulle pietre ancestrali dell’Acropoli di una città di
cui restano solo le mura ciclopiche...
Prima di questa rinnovata attenzione, dovuta alla preziosa
decodificazione dei simboli, l’interesse per il luogo era riposto specificamente
in un megalite posizionato poco al di sotto della cima del Monte Croccia, le
Petre de la Mola.
“Vero e proprio osservatorio/calendario in pietra preistorico, il complesso presenta un eccezionale allineamento con il sole, al
mezzogiorno e al tramonto del solstizio d’inverno. Di grande attrattiva per gli appassionati e gli esperti, ma anche per la
gente comune, che vi si reca il 21 dicembre, la presenza del Megalite e il suo
valore cultuale sarebbe un elemento aggiuntivo a favore dell’ipotesi di un
Tempio, dedicato alla celebrazione del Sole nel luogo della sua “rinascita”
solstiziale: le antiche genti consacravano e onoravano l’eterno ciclo vita/
morte/rinascita, in coincidenza con i tempi della natura, con rituali di
rigenerazione e guarigione... (Teri Volini,
Glifi, una ricerca mitoarcheologica in Basilicata, Hermaion, 2022)
“La conoscenza dei ritmi della natura
e il rispetto nei suoi riguardi si mescolava così, ai primordi dell’umanità, con
l’intelligente modalità dei nostri antenati e delle nostre antenate di tenere a
bada i loro timori ancestrali propiziandosi apotropaicamente l’appoggio della
divinità insita nell’universo, rispetto ai mille pericoli con cui dovevano
confrontarsi di giorno e di notte... Di
fronte alla complessità di ciò che sfuggiva loro, qualcosa di
troppo grande, di troppo misterioso
e perciò infinitamente temibile, gli umani dei primordi avevano trovato delle
efficaci soluzioni; gl'ingegnosi progenitori e le acute progenitrici avevano scoperto il modo per padroneggiare
in qualche modo tale complessità, riuscendo a rendere più familiare il
Mistero: definito, ritualizzato, onorato, quindi meno spaventevole”. (Teri
Volini, Madonne e Streghe a Castelmezzano,
DEE, 2002)
Ierofania in poesia:
Piccole Dolomiti lucane, Pietrapertosa. Non è possibile oggi accedere alla piattaforma antistante l’“occhio” del Grande Pescecane, ma un tempo era permesso, sebbene il percorso fosse impervio: così, inerpicandomici in un torrido giorno dell’estate lucana, mi ritrovai a vivere un’esperienza molto speciale, che a sua volta avrebbe ispirato il testo poetico “Ierofania”, dalla raccolta Universi.
Felice infanzia
nella terra aspra del basilisco e della ginestra
Potevo volare nel regno delle fate
compagna dei falchi dal volo radente
Mezzogiorno torrido di un'estate antica
Sulla sfida del picco più alto
dove spericolata m'inerpicavo
per esser degna d’un dichiarato coraggio
sfiorando appena le radici dei cardi selvaggi
fu allora che avvenne
Sospesa sull'orlo mozzafiato
dell'abisso
quasi invisibile per la potente vibrazione
delle piccole ali nere orlate di rosso arancio
Lei si manifestava – l'Atlantidea –
nell'aria densa
con suono sordo – non terreno –
Battito rallentato del cuore
Nell'incanto del momento
tutto era immobile
nel tempo
oltre il tempo
Alcune
manifestazioni di Ierofania in natura in diverse regioni d’Italia
con
immagini originali
1.
Ierofania In
Sicilia – Etna, 1999- Il Ritmo del Fuoco
La performance collettiva "Il Ritmo del Fuoco", realizzata sull’Etna
nel tempo della Luna Crescente di maggio, in connessione con il fiume di lava e
con l'elemento Fuoco, oltre a propiziare la liberazione e l'espansione della
forza vitale, ed essere fonte di illuminazione e di guarigione, ricongiunge
l'Artista ed i partecipanti all’Evento al comune, antichissimo passato;
ricollega le donne alle loro antenate, perché possano, ricordando, ricostituire
l'integrità del Femminile; ricongiunge tutti noi alla Madre Terra, alla sua
terribile, aspra bellezza, e tramite la presenza della Luna, ai cicli cosmici e
all'Universo ...
IL RITMO DEL FUOCO http://www.terivolini.it/html/performances2.htm
– Gaggiano, Mudra notturne con lucciole di prima estate
Per Galleria 10/2 di Milano, 2002...
LE DOLENTI NOTE: www.terivolini.it/html/dolentinote.htm
Mudra
Le Mudra hanno il potere di pervaderci
in una comprensione non mentale
ma fondata sul cuore. È allora che abbracciamo l’Unità. Espandiamo compassione e conoscenza.
L’Universo contempliamo...
![]() |
Parco Sempione, 2003
Nelle Mudra le mani cambiano costantemente e secondo precise regole: alternando la loro posizione, smuovono le particelle galleggianti nell’aria. Il Movimento crea un flusso di energia invisibile ma potente, che risuona con le più alte energie cosmiche.
Helene Gritsch, una bella sinergia fra artiste
http://terivolini.blogspot.com/2015/04/una-bella-sinergia-fra-artiste-teri.html
MUDRA A BOLOGNANO International Forum 2003
http://www.terivolini.it/html/mudraBolognano.htm
Ierofania in Lombardia:
Livigno, agosto 2003, durante la meditazione Zen con Miranda Pecci, Dolma Bornengo ed Helene Gritsch
2003 MUDRA A LIVIGNO http://www.terivolini.it/html/Mudra_Livigno.htm
e
Ierofania in Calabria – Santa Maria di Ricadi, 2004
Io che sono la bellezza della verde terra
e la bianca luna tra le stelle e i misteri delle acque
mi rivolgo alla tua anima perché s’innalzi e venga a me
perché io sono lo Spirito della Natura che dà vita all’universo
È da Me che ogni cosa procede ed a Me deve ritornare ...
– Potenza, CONVIVIUM , la nostra casa è il mondo, maggio 2003
Convivium -
Basilicata http://www.terivolini.it/html/Convivium.htm Potenza
Nell’esplorare gli elementi fondanti della civile convivenza, la solidarietà e la fratellanza, privilegiando il senso della comunione tra i popoli, viene sviluppata l’idea dell’accoglienza, che sfocia nella convivialità, realizzando quindi una lunghissima tavola di oltre 30 metri, ricoperta da un’angelica tovaglia bianca. Come a primavera rinasce dalla scura terra la Vita, sotto forma di verdi fiammelle, per ricominciare un nuovo ciclo, così questi verdi germogli favoriranno la nascita di nuovi sentimenti nei cuori e nelle menti degli Umani.
– Monte Lifoi, Beatrice, Il bacio della Luce, 2018
21 dicembre 2022
–
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