domenica 19 febbraio 2023

Ierofania, la manifestazione del sacro nella natura, articolo/ricerca di Teri Volini su Il Lucano

 




Fu lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade ( Bucarest, 1907 – Chicago, 1986), antropologo, scrittore, filosofo, orientalista, mitografo, saggista, esoterista e accademico) a introdurre il termine Ierofania come concetto cardine della sua ricerca, attinente la scienza, la storia e l'antropologia del sacro.

Egli scriveva: “Per designare l'atto attraverso il quale il sacro si manifesta abbiamo proposto il termine "Ierofania". È un termine appropriato, perché non implica null'altro che quello che dice; non esprime nulla di più di quanto implichi il suo significato etimologico, e cioè che qualcosa di sacro si mostra a noi.

Un albero, una pietra o un essere umano come manifestazioni del sacro, ierofanie, non perdono le loro caratteristiche fisiche, ma non per queste caratteristiche fisiche essi vengono ritenuti sacri. Divengono "ierofanie" quando assurgono ad ulteriori significati e attributi, quando, cioè, gli umani scorgono in loro qualcosa d' “altro”, di “totalmente Altro”, un “Altro” che appartiene al mondo del sacro. Mircea Eliade, Immagini e Simboli, Tea, 1993.


Nella sua semplice, diretta solennità, una simile definizione mostra un modo di percepire la realtà completamente diverso da quello con cui questa viene abitualmente identificata, e c’invita a riflettere su quanto perdiamo con la nostra distratta, ordinaria concezione del vivere.

Per coloro che  sostengono la visione non abituale, sono tante e stupefacenti le manifestazioni ierofaniche, e personalmente ho avuto il privilegio di assistere ad alcune di esse, e /o addirittura di esserne protagonista, come artista/performer e, in qualità di praticante delle “mudra”, come Ierofante.


Mudra
Chi pratica le Mudra, dichiara, in maniera diretta e al tempo stesso subliminale, l’appartenenza di ognuno/a di noi al Tutto: la connessione del micro col macrocosmo, l’unione dei viventi con gli altri esseri, umani e non umani, con la terra, con l’intero universo. La dichiarazione viene espressa con la danza delle dita che muovono l’energia che ci sostiene. Le Mudra consistono nel posizionare e muovere le mani disegnando nell’aria dei simboli all’apparenza misteriosi; in realtà essi sono un linguaggio speciale per attivare una comunicazione altrettanto speciale … Il suono che si accompagna ai gesti riporta alla musica dell’universo.


Ierofania e archeoastronomia

Dal punto di vista archeoastronomico, molti nel mondo sono i luoghi in cui il fenomeno ierofanico si manifesta con regolarità, specie  in certi momenti dell’anno solare, e gli umani nei millenni li hanno studiati, progettando appositamente delle costruzioni  che li evidenzassero,  in associazione  con momenti astronomici di rilievo quali equinozi, solstizi o allineamenti planetari. In Egitto, alle porte del Cairo, tra le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, allineate verso l’antica Eliopoli, città sacra del culto solare, al tramonto del solstizio d’estate il Sole si colloca proprio in mezzo alle piramidi più grandi di Cheope e Chefren; fenomeni ierofanici sono presenti in Messico, a Chichen Itzà, città Maya, all’alba degli equinozi il sole nascente proietta l’ombra di un grande serpente sul dorso della piramide.

In Italia abbiamo numerosissimi esempi: in Lazio, a Roma, nel Pantheon, a mezzogiorno del 21 aprile, il sole penetra dall’oculus generando un fascio di luce che centra esattamente la porta d’ingresso del tempio; a Castel Gandolfo,  etc. In Sardegna, nel tempio a pozzo nuragico di Santa Cristina, in settembre e in marzo, a orari precisi, il sole illumina perfettamente il fondo del pozzo, passando per il vano scale.

In Basilicata,  la Ierofania si manifesta magnificamente nelle Piccole Dolomiti lucane, in agro di Oliveto Lucano, presso il sito archeologico di Croccia Cognato, di cui recentemente sono stati attenzionati i “glifi”, simboli archetipi incisi sulle pietre ancestrali dell’Acropoli di una città di cui restano solo le mura ciclopiche...

Prima di questa rinnovata attenzione, dovuta alla preziosa decodificazione dei simboli, l’interesse per il luogo era riposto specificamente in un megalite posizionato poco al di sotto della cima del Monte Croccia, le Petre de la Mola.
“Vero e proprio osservatorio/calendario in pietra preistorico, i
l complesso presenta un eccezionale allineamento con il sole, al mezzogiorno e al tramonto del solstizio d’inverno. Di grande attrattiva per gli appassionati e gli esperti, ma anche per la gente comune, che vi si reca il 21 dicembre, la presenza del Megalite e il suo valore cultuale sarebbe un elemento aggiuntivo a favore dell’ipotesi di un Tempio, dedicato alla celebrazione del Sole nel luogo della sua “rinascita” solstiziale: le antiche genti consacravano e onoravano l’eterno ciclo vita/ morte/rinascita, in coincidenza con i tempi della natura, con rituali di rigenerazione e guarigione... (Teri Volini, Glifi, una ricerca mitoarcheologica in Basilicata, Hermaion,  2022)

 

“La conoscenza dei ritmi della natura e il rispetto nei suoi riguardi si mescolava così, ai primordi dell’umanità, con l’intelligente modalità dei nostri antenati e delle nostre antenate di tenere a bada i loro timori ancestrali propiziandosi apotropaicamente l’appoggio della divinità insita nell’universo, rispetto ai mille pericoli con cui dovevano confrontarsi di giorno e di notte...  Di fronte alla complessità di ciò che sfuggiva loro,  qualcosa di  troppo grande, di troppo misterioso  e perciò infinitamente temibile, gli umani dei primordi avevano trovato delle  efficaci soluzioni;  gl'ingegnosi progenitori e  le acute progenitrici  avevano scoperto il modo per  padroneggiare  in qualche modo tale complessità, riuscendo a rendere più familiare il Mistero: definito, ritualizzato, onorato, quindi meno spaventevole”. (Teri Volini, Madonne e Streghe a Castelmezzano,  DEE, 2002)

 

 

 

Ierofania in poesia: 


Piccole Dolomiti lucane, Pietrapertosa. Non è possibile oggi accedere alla piattaforma antistante l’“occhio” del Grande Pescecane, ma un tempo era permesso, sebbene il percorso fosse impervio: così, inerpicandomici in un torrido giorno dell’estate lucana, mi ritrovai a vivere un’esperienza molto speciale, che a sua volta avrebbe ispirato il testo poetico “Ierofania”, dalla raccolta Universi


Felice infanzia
nella terra aspra del basilisco e della ginestra
Potevo volare nel regno delle fate
compagna dei falchi dal volo radente

Mezzogiorno torrido di un'estate antica
Sulla sfida del picco più alto
dove spericolata m'inerpicavo

per esser degna d’un dichiarato coraggio
sfiorando appena le radici dei cardi selvaggi
fu allora che avvenne

Sospesa sull'orlo mozzafiato dell'abisso
quasi invisibile per la potente vibrazione
delle piccole ali nere orlate di rosso arancio

Lei si manifestava – l'Atlantidea – nell'aria densa
con suono sordo – non terreno –

Battito rallentato del cuore
Nell'incanto del momento
tutto era immobile

nel tempo
oltre il tempo


   



Alcune manifestazioni di Ierofania in natura in diverse regioni d’Italia
con immagini originali


1.    Ierofania In Sicilia – Etna, 1999- Il Ritmo del Fuoco



La performance collettiva "Il Ritmo del Fuoco", realizzata sull’Etna nel tempo della Luna Crescente di maggio, in connessione con il fiume di lava e con l'elemento Fuoco, oltre a propiziare la liberazione e l'espansione della forza vitale, ed essere fonte di illuminazione e di guarigione, ricongiunge l'Artista ed i partecipanti all’Evento al comune, antichissimo passato; ricollega le donne alle loro antenate, perché possano, ricordando, ricostituire l'integrità del Femminile; ricongiunge tutti noi alla Madre Terra, alla sua terribile, aspra bellezza, e tramite la presenza della Luna, ai cicli cosmici e all'Universo ...

IL RITMO DEL FUOCO http://www.terivolini.it/html/performances2.htm     




2. Ierofania in Lombardia:

– Gaggiano, Mudra notturne con lucciole di prima estate
   Per Galleria 10/2 di Milano, 2002...
 
LE DOLENTI NOTE: www.terivolini.it/html/dolentinote.htm


Mudra 

Le Mudra hanno il potere di pervaderci
in una comprensione non mentale
ma fondata sul cuore. È allora che abbracciamo l’Unità. Espandiamo 
compassione e conoscenza.
L’Universo contempliamo...

 





 



3 Milano, Mudra, il Suono nello stato di grazia, foto di Helene Gritsch
Parco Sempione, 2003
Nelle Mudra le mani cambiano costantemente e secondo precise regole: alternando la loro posizione, smuovono le particelle galleggianti nell’aria. Il Movimento crea un flusso di energia invisibile ma potente, che risuona con le più alte energie cosmiche.

Helene Gritsch, una bella sinergia fra artiste
 
http://terivolini.blogspot.com/2015/04/una-bella-sinergia-fra-artiste-teri.html


e 4. Ierofania inAbruzzo, Bolognano, 2003
International forum of art and culture.

    MUDRA A BOLOGNANO International Forum 2003
 
http://www.terivolini.it/html/mudraBolognano.htm






Ierofania in Lombardia:  

Livigno, agosto 2003, durante la meditazione Zen con  Miranda Pecci, Dolma Bornengo ed Helene Gritsch

200
3 MUDRA A LIVIGNO
http://www.terivolini.it/html/Mudra_Livigno.htm


e

Nel corso della preghiera dei monaci buddisti di Milano, sotto il grande Cuore di Pietra (Land Art, in località Compaciol) portatore di un messaggio proveniente direttamente dalla Madre Terra, che ci ricorda la necessità di un cambiamento, nel senso del rispetto e della preservazione; sottolineando l’improrogabilità di questa nuova coscienza riferita a una visione del mondo centrata sulla reverenza per la vita in tutte le sue manifestazioni.

 



Ierofania in CalabriaDescrizione: C:\Users\Teri\Desktop\articoli 2023\f  ierof S. Maria di Ricadi  2004 Calabria.jpg – Santa Maria di Ricadi, 2004

Io che sono la bellezza della verde terra
e la bianca luna tra le stelle e i misteri delle acque
mi rivolgo alla tua anima perché s’innalzi e venga a me
perché io sono lo Spirito della Natura che dà vita all’universo
È da Me che ogni cosa procede ed a Me deve ritornare
 ...





Ierofania in Basilicata:

– Potenza, CONVIVIUM , la nostra casa è il mondo, maggio 2003

Convivium - Basilicata http://www.terivolini.it/html/Convivium.htm Potenza


Nell’esplorare gli elementi fondanti della civile convivenza, la solidarietà e la fratellanza, privilegiando il senso della comunione tra i popoli, viene sviluppata l’idea dell’accoglienza, che sfocia nella convivialità, realizzando quindi una lunghissima tavola di oltre 30 metri, ricoperta da un’angelica tovaglia bianca. Come a primavera rinasce dalla scura terra la Vita, sotto forma di verdi fiammelle, per ricominciare un nuovo ciclo, così questi verdi germogli favoriranno la nascita di nuovi sentimenti nei cuori e nelle menti degli Umani.





– Monte Lifoi,  Beatrice, Il bacio della Luce, 2018







 Oliveto Lucano: Solstizio d'Inverno alle Petre de la Mola, sito archeologico di Croccia Cognato,
   21 dicembre 2022 

 

 L'articolo è alle pagine 68-71  de  Il Lucano magazine, XX anno , n°159, gennaio /febbraio 2023















 




 



 

 

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