venerdì 20 febbraio 2004

Marija Gimbutas, il mio omaggio

Dedicato a Marija Gimbutas





IL 2 febbraio 1994 Marija Gimbutas lasciò il corpo fisico. 

Desidero con questo mio scritto esprimerle gratitudine e affetto

Tante, nel corso della nostra vita, sono le vicende e le persone, le letture e le immagini  che contribuiscono alla nostra formazione umana, culturale e spirituale

Ognuna di esse - una vena, un rivolo, un ruscello un placido fiume un torrente impetuoso che sia - mescolandosi con ciò che eravamo fino a quel momento, ci trasforma.

Alcune sono particolarmente significative e senza che ne abbiamo - da subito o solo successivamente - coscienza danno una svolta decisiva al nostro pensiero e alle nostre azioni e  stimolano o direzionano  la nostra creatività in un senso prima sconosciuto o
inesplorato. 
Altre operano in senso ancor più sottile, risvegliando ciò che abbiamo già dentro di noi, riportandolo alla luce...

Gimbutas è per me una di queste preziose presenze, dal momento che dopo aver conosciuto  le sue inaudite scoperte e dopo averle accuratamente approfondite, mi sono lasciata permeare dalla  concettualità assolutamente rivoluzionaria che ne scaturiva.
Devo ringraziare per questo un amico speciale, un vero folletto indicatore, Antonio D'andrea... 




Ne è derivato che, oltre che la mia rinnovata percezione e della storia e della vita, anche il mio modo di fare arte  ha compiuto  una profonda evoluzione, nel senso di una maggiore attenzione alle problematiche che già mi erano care, del Femminile, della Natura e della Pace, oltre che della Bellezza come base ed essenza di tutto.

Mi  piacerebbe che le venisse dedicata una via, o forse un giardino, pieno di fiori in suo onore,  e  spero di riuscire ad operare in modo da trasformare  questo desiderio in realtà 







Grazie, Marija !

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