Dedicato a Marija Gimbutas
Desidero con questo mio scritto esprimerle gratitudine e affetto
Tante, nel corso della nostra vita, sono le vicende
e le persone, le letture e le immagini che contribuiscono alla nostra formazione
umana, culturale e spirituale
Ognuna di esse - una vena, un rivolo, un ruscello un
placido fiume un torrente impetuoso che sia - mescolandosi con ciò che eravamo
fino a quel momento, ci trasforma.
Alcune sono particolarmente significative e senza
che ne abbiamo - da subito o solo successivamente - coscienza danno una svolta
decisiva al nostro pensiero e alle nostre azioni e stimolano o direzionano la nostra creatività in un senso prima
sconosciuto o
inesplorato.
Altre operano in senso ancor più
sottile, risvegliando ciò che abbiamo già dentro di noi, riportandolo alla luce...
Gimbutas è per me una di queste preziose presenze, dal momento che dopo aver conosciuto le sue inaudite scoperte e dopo averle accuratamente approfondite, mi sono lasciata permeare dalla concettualità assolutamente rivoluzionaria che ne scaturiva.
Devo ringraziare per questo un amico speciale, un vero folletto indicatore, Antonio D'andrea...
Ne è derivato che, oltre che la mia rinnovata
percezione e della storia e della vita, anche il mio modo di fare arte ha compiuto una profonda evoluzione, nel senso di una
maggiore attenzione alle problematiche che già mi erano care, del Femminile,
della Natura e della Pace, oltre che della Bellezza come base ed essenza di
tutto.
Mi piacerebbe che le venisse dedicata una via, o forse un giardino, pieno di fiori in suo onore, e spero di riuscire ad operare in modo da trasformare questo desiderio in realtà
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