Doppia Mostra/Evento di Teri Volini a Potenza
In esposizione dal 10 maggio al 23 giugno, nella doppia
location della Pinacoteca provinciale e del Museo archeologico di via Lazio, le
opere dell’artista biofila Teri Volini. Sono
i Percorsi d’arte in bilocazione: una
trentina di opere pittoriche riferite ai principali cicli realizzati nel tempo, La montagna Stregata, I Giardini di Mare e di
Terra, Nata sotto il Segno dei Pesci, Il Ritmo del Nardo e della Stella, Il
Colore delle Donne, Il Risveglio della Dea, La Danza della Corda, sono presentati in antologica nelle
sale della Pinacoteca. In una sala a parte, delle strutture retro-illuminate, delle
stele e dei quadri luminosi, insieme ai video e a un esuberante CD - rom,
contenente gran parte dell’operato dell’artista negli anni: video, animazioni, presentazioni
in power point, gallerie virtuali, ebook , articoli, ricerche, video poesie,
etc …
Far pace con
la terra e con l’umanità
Negli spazi del museo archeologico si snodano poi le opere
performative, in rappresentanza del percorso successivo di Volini, che dalla metà
degli anni ‘90 sposta direttamente all’ambiente e al sociale la sua attenzione,
dedicandosi alla Land Art, alla Public Art, alla Body Art , in una parola alla S(c) ultura
sociale, il cui senso è contribuire con un’arte “nobile”, all’evoluzione
personale e collettiva e alla salvaguardia del pianeta. Alcune Installazioni di
media grandezza e modelli di future strutture di maggiori dimensioni, tra cui NCP,
monumento alla pace, Il Mandala della terra verde e una sessantina di pannelli d’arte
e manifesti d’artista, mostrano le fasi e il senso di questo passaggio, che
vede Volini non solo onorare la natura con la pura bellezza dei dipinti, ma contribuire
direttamente alla preservazione del pianeta tramite i nuovi linguaggi artistici
adottati: cosa da lei peraltro perseguita anche con la poesia, le ricerche e
gli articoli dedicati, molti dei quali pubblicati su questo mensile. Lo stesso
discorso vale per le altre tematiche - pace, diritti umani, femminile - riguardo
alle quali l’artista si prodiga in prima persona.
Dalla pittura
alle performances, installazioni e manifesti d’artista
Il “passaggio” dalla forma espressiva pittorica alle performances e
installazioni era stato favorito proprio da un dipinto, LA DANZA DELLA CORDA,
tramite il quale si era verificato uno straordinario “ movimento” di energia
creativa, quando uno degli elementi dipinti nell’opera stessa, un sottile cordino
rosso, uscendo virtualmente dal quadro, aveva iniziato un vero e proprio
Viaggio, portando l’artista a snodarlo, in forme, dimensioni e luoghi di volta
in volta diversi, a cominciare nella forma germinale di gomitolo- seme nel
1996. Un inarrestabile processo creativo l’aveva portataalla Land Art,
intesa però non sovrapposizione dell’opera umana sulla natura (dagli umani “padroni”
della terra considerata un oggetto da dominare e sfruttare), ma come azione in difesa della natura. L’artista contribuisce in tal modo alla preservazione
del pianeta, tramite Performances di grande impatto collettivo, attivanti quel
rispetto che gli umani sembrano aver dimenticato.
Manifesti d’artista
Compie così un vero e proprio “servizio
planetario”, a partire da Il Ritmo
del Fuoco sull'Etna, alla Ragnatela di filo rosso tesa tra due
picchi delle dolomiti lucane, 1999, al Message in the Bottle, Rionero in
Vùlture, 2005, alle Invasioni Tentacolari, Potenza, 2007, fino a La
Bella Terra, 2009-2011 e alla
serie di opere di autocoscienza personale e collettiva dei più recenti Manifesti
d'Artista 2009-201. Questi ultimi non hanno niente a che vedere con i comuni manifesti pubblicitari, funzionali
alla cultura commerciale consumistica, in cui l’esposizione del corpo - specie
quello femminile - serve strumentalmente alla vendita dei prodotti, avendo invece lo scopo di attivare nuove
consapevolezze e più virtuose abitudini. Prima l’artista, poi tante altre persone,
invitate a condividere l’azione simbolica, si dichiarano tutt’uno con gli
elementi fondamentali per la vita.
I Manifesti d’artista Collettivi: Parole di luce per la nostra vita, Io sono uno con l’aria, con l'acqua, con gli alberi, con il sole, con i frutti della terra, sono vere e proprie opere di autocoscienza collettiva. Realizzati con gente amica e/o persone da tutto il mondo, 40, 50, 60, 80, fino a 520, ci hanno “messo la faccia” contribuendo all’intento di volta in volta dichiarato: un lavoro gigantesco!
I Manifesti d’artista Collettivi: Parole di luce per la nostra vita, Io sono uno con l’aria, con l'acqua, con gli alberi, con il sole, con i frutti della terra, sono vere e proprie opere di autocoscienza collettiva. Realizzati con gente amica e/o persone da tutto il mondo, 40, 50, 60, 80, fino a 520, ci hanno “messo la faccia” contribuendo all’intento di volta in volta dichiarato: un lavoro gigantesco!
Eventi nel
periodo
Inaugurata il 10 maggio, la mostra si protrarrà fino al 23
giugno e nel periodo saranno in programma, presso il museo provinciale in via
Lazio 18, h. 17, tre rilevanti eventi culturali, dal convegno “L’artista di fronte alla natura” il 24
maggio, alla presentazione della raccolta poetica “Universi” di Teri Volini il 14 giugno, al Convegno di toponomastica femminile - il 23 giugno- “Sulle
vie della pace, sulle vie della parità” che servirà da preludio all’intitolazione – da
noi ipotizzata da tempo - di una strada cittadina alla grande archeologa
Gimbutas,
Centro d’Arte e Cultura Delta di Potenza
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