lunedì 12 aprile 2021

Una panoramica dell'arte di Teri Volini tra Serendipità Apofenia Pareidolia Metamorfosi

 

Non è da tutti possedere la facoltà d’intravedere figure d’ogni tipo, nel paesaggio o in ambiente urbano, in oggetti, pietre, alberi, costellazioni, elementi naturali... In nuvole, rocce, sabbia, macchie di umidità, ruggine, nella maggior parte degli oggetti in natura e in certe opere d’arte, si possono scoprire immagini impreviste e straordinarie.

                                                                               Teri Volini


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 estratto
Una naturale magia

Molto presente nei miei quadri l’aspetto arcano, ancor più chiara quando in essi si è evidenziata quella caratteristica singolare: l’apparire di immagini non disegnate progettualmente, ma che venivano fuori dall’incontro/scontro dei profìli e del colore.

Una naturale magia è presente in questo mio sentire e fare, anche perché fa parte della cultura ancestrale del sud. La nostra è una terra che - a seguito dell’ammiccante impulso alla modernizzazione, troppo spesso selvaggiamente imperante”, ha rinnegato l’aspetto magico ed esoterico, che invece fa parte della sua tradizione, e di quella delle popolazioni più antiche del pianeta.

Esso emerge prepotentemente dalle mie tele: un impulso profondo mi porta a tirar fuori tutto un universo di creature primordiali, archetipiche, fantastiche, favolistiche, folletti, gnomi e fate; un mondo che, pur strutturatosi anche nei ricordi, e nei racconti ascoltati tra veglia e sonno, curiosità e paura nelle sere d’estate della mia infanzia, è un patrimonio comune, seppure rimosso dal dominio del razionalismo spinto della cultura ufficiale.

Il tutto, in parallelo con l’espressione visiva del “mio” mondo, i ricordi, i sogni, le sensazioni: nella mia pittura c’è il vissuto della prima infanzia, di quando avevo tre – quattro anni e giocavo con l’argilla nel letto di un torrentello, fabbricando spontaneamente delle figurine di creta, sotto lo sguardo vigile della tata; ci sono le ombre dell’albero attraverso le cui foglie passano lame di sole, gli insetti, le farfalle, le libellule... e le fate dell’aria e della terra che ho dipinto nei miei quadri più intensi, o che spesso si sono “formate” in essi, insieme agli gnomi e a mille altre creature misteriose …






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