Nella lobotomia
generale generata dal Covid - o meglio dal confuso approccio alle problematiche
da esso evidenziate - non vengono messe a
fuoco le soluzioni primarie per la difesa dalle patologie presenti e future e
per la loro reale prevenzione.
Nemmeno vengono nominate - da un’ufficialità
medico-specialistica che si ammanta di attribuzioni importanti (comitati medico
scientifici, task force etc. ) - le
indicazioni fondamentali, vengono anzi bellamente ignorate le conoscenze più
elementari, che prevedono la diminuzione delle fonti inquinanti e il potenziamento
del nostro sistema immunitario quali primari baluardi.
Così avviene che
venga prescritta - ripetutamente - solo una serie di soluzioni, una più
controversa dell’altra: alcune addirittura in odore di ambiguità, come i tamponi - su cui gettano ombre scurissime
eminenti medici in Germania, Austria, Irlanda, Paesi Bassi, e in Italia Stefano Scoglio, candidato Nobel per la medicina 2018 – e altre, preludio di danni
per la salute della popolazione, come mascherine e guanti.
Taluni obiettano
che le basilari soluzioni di rinforzo del sistema immunitario e l’eliminazione
dell’inquinamento siano difese a lungo termine, dimenticando che ogni pur minimo segnale di cambiamento di rotta è non solo
indispensabile, ma obbligatorio, e con lumi di speranza, come la natura stessa
ha fatto notare - con indicatori di
ripresa durante il lockdown - con acque
e cieli inusualmente limpidi. Ovviamente il cambiamento chiede sforzi immani, specie la ripulitura generale
dell’ambiente, senza la quale gli elementi fondamentali per la vita - aria,
acqua, suolo, cibo - continueranno ad
essere contaminati e ad avvelenarci, predisponendoci al peggio.
Riconversione
Intanto, modifichiamo le abitudini personali, soprattutto riguardo al cibo: nutrienti organici, in maggioranza di origine vegetale, alcalinizzanti, rafforzano il sistema immunitario. Manteniamo alcalino il pH del corpo: tutto ciò che acidifica l’organismo è un fattore inducente le malattie. Indispensabile comprendere l’importanza del cibo immateriale: anche i pensieri possono essere alcalinizzanti o acidificanti!
Le emozioni negative sono predisponenti in senso patologico, mentre quelle
buone, amore, empatia, gioia, collaborazione, buon umore, lavorano a nostro favore.
In contemporanea, la Riconversione va richiesta istituzionalmente, nella
certezza dell’improrogabilità e urgenza di
un mutamento generale delle abitudini distruttive, nel personale nel sociale: tale
indifferibilità va sancita nelle scelte politiche,
se vogliamo evitare guai peggiori: il Virus
lo ha messo tragicamente in evidenza!
Tocca ai cittadini reclamare a gran voce una coraggiosa Riorganizzazione, un Rinnovamento generale che preluda al Risanamento
in primis dell'agricoltura, dell’industria,
della sanità, e poi di tutti i campi dell’azione umana, in nome del Bene Comune, e non dell'Avidità cui ci
siamo incoscientemente consegnati.
La Riforma non è facile, né indolore, ma se non l’attuassimo, la
situazione precipiterebbe pericolosamente, e non solo a livello locale o nazionale
ma planetario: d’altra parte, i segnali sono molto chiari!
In questa prospettiva diventa una bestemmia
il tanto reclamato Ritorno alla normalità:
e perché mai dovremmo tornare ad
essere quello che eravamo diventati? Degli esseri umani mutatisi in virus
letali essi stessi, tanto dannosi e sordo-ciechi davanti al Danno procurato, da
non riuscire ad ammetterlo; tanto irresponsabili da portare il pianeta
sull’orlo di un’ecocatastrofe, e da non fermarsi neanche davanti a questa!
Ciò che
può salvarci, è solo una Normalità diversa, consapevolmente ristrutturata,
intelligentemente reinventata.
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