Parola dell’inventore stesso della PCR (Polymerase Chain Reaction), Kary Mullis, premio Nobel per la chimica
Tra quanti vogliono far
luce sulla reale situazione “contagi” in
Italia e nel mondo, si discute energicamente sull’effettiva
validità del test PCR, in quanto da esso
dipende la gravità o meno della realtà virale, con tutte le conseguenze sociali
non irrilevanti, specie riguardo
alla valutazione di provvedimenti
governativi di estrema gravità, tra cui l’emergenza sanitaria, la chiusura
parziale o totale del Paese e il grande spettro
della crisi economica spinta.
Sulla scarsa validità del test PCR già si erano espressi negativamente diversi esperti a livello nazionale e mondiale:
il candidato Nobel ricercatore prof. Stefano
Scoglio
link.https://terivolini.blogspot.com/2020/09/la-nuova-patologia-dellasintomaticita-e.html
- il nanopatologo dott. Stefano
Montanari, ostracizzatissimo per la sua estrema onestà intellettuale
- il prof. Giorgio Palù, fondatore
della società italiana di virologia
video
https://www.facebook.com/websocialtv/videos/3372385679507661
e numerosi altri, anche a livello
internazionale, come l’avvocato tedesco Rainer
Fuellmich, che indaga sulle azioni fraudolente, che generano panico
ingiustificato.
https://terivolini.blogspot.com/2020/09/il-messaggio-di-reiner-fuellmitch.html
Le loro informazioni erano state praticamente sottaciute e ignorate.
Poco o niente era valso l’intervento autorevole del prof. Giulio
Tarro, che solo dei soggetti la cui stoltezza è pari all’ignoranza e alla
malafede, potevano pensare di denigrare, evidentemente proprio per la sua
scarsa o nulla propensione al
compromesso. video
"Chi li ha inventati diceva di non usarli per la diagnostica”
Link https://www.youtube.com/watch?v=VrMZZHDS5hg
Cicli
di amplificazione
Ad essi si aggiunge nell’esemplificazione il
francese Durocher: i cicli
di amplificazione della catena di reazione della polimerasi sono differenti tra i vari paesi che hanno adottato la PCR : La Germania usa 25 cicli di amplificazione, e i suoi
positivi sono 7 mila.
Con 40 cicli di
amplificazione si trovano 20 mila
positivi.
Con 45
cicli di amplificazione, i positivi diventano 30 mila.
A noi le conclusioni!
Un
trucco sporco
Nei paesi che adottano 40-45 cicli di amplificazione, il test PCR “vede” residui di virus
morti, ed anche di più. Se si
amplifica il segnale PCR, poniamo, 60 volte, si rilevano residui di DNA di qualunque virus
avuto negli anni scorsi, l’influenza di anni fa, e anche i virus del
vicino.
Facendo una semplice
analogia con l’ottica, con un binocolo a 5 ingrandimenti si vedono un buon
numero di stelle, ma col telescopio a 500 ingrandimenti, le galassie, gli anelli di Saturno e la
macchia di Giove.
“Rilevano praticamente qualunque cosa”..
Lo asseriva l’inventore stesso della PCR (Polymerase
Chain Reaction , Kary
Mullis, premio Nobel per la chimica, asserendo che: “Col
test PCR, chiunque può essere testato positivo a praticamente tutto, se
lo fate abbastanza a lungo (ossia moltiplicando i cicli di amplificazione).
Il Nobel raccomandava di non
usare il suo test come mezzo diagnostico, ma solo per la ricerca, ed è
possibile ascoltarlo dalla sua viva voce in una sua intervista:
Dr.
Kary Mullis, PhD (Nobel Prize Winner for inventing the PCR test) https://twitter.com/brigade_health/status/1311908699741413382
Il prof. Mullis è morto nel 2019: chissà
come si sta rigirando nella tomba, vedendo l’uso distorto e contraffatto che si
sta facendo della sua scoperta!
Post
scripta:
1) Ovviamente
subito si sono scatenati sul web i simpatici debunkers,
e, nel tentativo di sconfessare la
notizia, hanno iniziato miseramente ad arrampicarsi sugli specchi, mettendo in mezzo il tampone, che ovviamente è solo lo strumento necessario per attivare in seguito il test PCR,
e che altrettanto ovviamente viene svalutato
in automatico dall’inefficacia del PCR.
Evidentemente non sanno o fingono di
non sapere dell esistenza del video in cui Mullis fa delle sue
affermazioni e raccomandazioni sul non -
uso del PCR come mezzo diagnostico...
Ecco
le farneticazioni debunkeriane: “Kary
Mullis non ha mai parlato del PCR (che i complottisti confondono col
tampone???) come uno strumento inutile per il rilevamento di malattie
infettive; tampone e PCR non sono la stessa cosa; è chiaro che il tampone non
sia uno strumento diagnostico, cosa che invece è il PCR, essendo lo step
successivo al tampone”
Della serie: ma questi ci sono o lo fanno ???
per
conoscere meglio i debunkers, vedi: https://www.talentilucani.it/anatomia-di-un-debunker/?fbclid=IwAR2Xq_-9vKpUOKrtTYNgdEnP1SD6VrY-w7Hy-yTeo4Ucm8p-nivU3_5D3HU
Teri Volini
Il debunker
“professionista” ha molte qualità:
Aspetto
psichico: scagnozzo dei potenti. Azione fisica: difendere a
spada tratta l’ufficialità, indipendentemente dalle prove e dal buon senso. Mansione: distruggere – negando,
denigrando o ridicolizzando – qualsiasi idea alternativa. Missione: tranquillizzare le persone, specie quelle
psicologicamente fragili Interesse: mentire
spudoratamente, con la certezza di copertura di protettori ai quali la sua
azione è favorevole: dunque non scopritore di verità, semmai il contrario . Perizia: essere in grado, ove occorra,
di confezionare la “verità” più congeniale al suo scopo, e, magari con l’aiuto
della grafica digitale, creare menzogne ad hoc,
spacciandole come verità, e trasformando quest’ultima un falso: ne mostreremo
degli esempi esilaranti nella 2 ͣ parte di questa inchiesta.
Che messaggio chiarificatore ci doni
RispondiEliminaCara Teri....con dovizia di riferimenti
Una infinita Gratitudine scenda nella tua vita ed in tutti i lavori che compi.
.
grazie infinite, ma posso sapere chi sei? Io penso M.C A., ma perché unknown?
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