La Banca del Seme della vita
picto-scultura retroilluminata
picto-scultura retroilluminata
cm 200x90
Risemantizzazione
In qualità di linguista
da tempo compio un lavoro di Risemantizzazione:
la ricerca di un significato non conforme a quello abituale, che spesso
è automatizzato, espressione pedissequa della cultura dominante;
il ripristino di modi di dire o parole male usate o manipolate nel loro significato: una sorta di ripulitura da quelle incrostazioni più o meno pesanti che hanno avuto il potere di distorcerne il senso a diversi livelli, spesso con conseguenze non banali durante il tempo storico, come vedremo.
la ricerca di un significato non conforme a quello abituale, che spesso
è automatizzato, espressione pedissequa della cultura dominante;
il ripristino di modi di dire o parole male usate o manipolate nel loro significato: una sorta di ripulitura da quelle incrostazioni più o meno pesanti che hanno avuto il potere di distorcerne il senso a diversi livelli, spesso con conseguenze non banali durante il tempo storico, come vedremo.
Il fatidico “seme”
Nella ricerca delle Fake storiche più deleterie – almeno per la cosiddetta “ seconda metà del cielo” – c’è il termine “seme”, riferito al gamete maschile.
Dalla tradizione culturale ordinaria. abbiamo appreso che il maschio umano e quello animale e sono “ i Possessori del Seme”. Il termine è tuttora usato abitualmente: composizione del seme, banca del seme, seme virile, plasma seminale, inseminazione della femmina, inseminazione artificiale, qualità del seme maschile, liquido seminale...
Un
regalo dagli antichi greci
La consacrazione del termine plurimillenario risale in particolare alla
cultura greca, la cui autorevolezza patriarcale
sanciva definitivamente che fosse il maschio ad avere il Privilegio Procreativo, il “seme”, appunto; mentre la
femmina , “limitandosi” a riceverlo nel suo grembo ( come la Terra riceve il seme della pianta, cosa del tutto differente),
veniva ridotta a un puro e semplice contenitore: una incubatrice.
Affermava infatti Aristotele: la donna è solo il ricettacolo all'interno del quale
si esprime il seme maschile.
Affermava infatti Aristotele: la donna è solo il ricettacolo all'interno del quale
si esprime il seme maschile.
Conseguenze
rilevanti
il padre dell’embriologia, la scoperta dell’ovulo (1827), confermata
poi nel 1875 dal biologo tedesco Otto Hertwig:
ma nonostante già da alcuni
secoli sia stato acclarato che la cellula embrionale è formata in egual misura dall'apporto
di cellule maschili e femminili, né il termine, né il senso
distorto ad esso attribuito,
sono stati modificati.
Ciò ha determinato dei fraintendimenti sostanziali e delle conseguenze in negativo ragguardevoli, per le donne dell’intero pianeta. L'ignoranza dei processi procreativi e ed in particolare quella lapidaria affermazione è stata una della cause della minorazione della donna, mentre era rafforzativo della sua “secondarietà” sociale: ha pesato molto sulla precaria condizione del valore femminile per tutti i 6000 anni dei secoli storici.
Ciò ha determinato dei fraintendimenti sostanziali e delle conseguenze in negativo ragguardevoli, per le donne dell’intero pianeta. L'ignoranza dei processi procreativi e ed in particolare quella lapidaria affermazione è stata una della cause della minorazione della donna, mentre era rafforzativo della sua “secondarietà” sociale: ha pesato molto sulla precaria condizione del valore femminile per tutti i 6000 anni dei secoli storici.
Errare
humanum est, perseverare è diabolico
Una fattrice: tale è stato
l'attributo del femminile: e pensare che ai primordi, per migliaia di anni, quando
si credeva che fosse solo la donna a procreare, essa era assimilata a una divinità!
Ma ciò che realmente è sbalorditivo è perseverare nell’errore, continuandosi
tuttora, nel terzo millennio, imperturbabilmente
a definire “seme” il gamete maschile.
Da una ricerca / intervista informale ad alcune donne
di varia estrazione culturale e sociale,
è risultato che quasi tutte ritenevano il “seme” un attributo maschile: quando invece il “seme” si forma esclusivamente nel grembo
femminile, ed è la donna che, oltre al suo contributo
genetico, (l’altra metà della cellula), accoglie la nuova vita e la accresce
dentro di sé; porta avanti la gravidanza, partorisce, cresce, cura e nutre l’umanità!
Opera
d’arte
Essendo anche un’artista, pittora e performer e designer, qualche tempo fa ho realizzato un’opera che definisce visivamente i concetti sopra illustrati: è una picto-scultura con doppio titolo:
LA BANCA DEL SEME, e: LEI CHE PORTA IN GREMBO GLI UNIVERSI.
In entrambi i casi, il riferimento a quanto ho sopra scritto è chiaro ed esemplare.
Essendo anche un’artista, pittora e performer e designer, qualche tempo fa ho realizzato un’opera che definisce visivamente i concetti sopra illustrati: è una picto-scultura con doppio titolo:
LA BANCA DEL SEME, e: LEI CHE PORTA IN GREMBO GLI UNIVERSI.
In entrambi i casi, il riferimento a quanto ho sopra scritto è chiaro ed esemplare.
LA BANCA DEL SEME
é stata in realtà la prima delle due opere gemelle a nascere artisticamente, parecchi anni fa, a seguito delle ricerche sul femminile sulle civiltà ancestrali, attivate da personalità come Marjia Gimbutas, Simone De Beauvoir, Margaret Murray, Sigfried Giedion, Armanda Guiducci, Riane Eisler, Olympe Des Gouges, Mary Wollstonecraft, Margaret Fuller, Virginia Wolf, Micea Eliade, Carl Gustave Jung,
J.J.. Bachofen, J.Stuart Mill , Eric Neumann, Robert Graves, Joseph Campbell, Ajit Mookerjee, Esther Harding, Tilde Giani Gallino, Angela Bianchini, Germaine Greer, Mary Daly, Vicki Noble, Sibilla Aleramo, Carla Lonzi, Starhawk, Ida Magli, Marina Valcarenghi,
C. PinKola Estés, Sivia Codecasa, Dario Valcarenghi, Philip Rawson, Shakruck Husain, Paolo Portone e numerosi altri
LEI CHE PORTA IN GREMBO GLI UNIVERSI
Coniugazione del Femminile con
la creazione universale, l’imponente immagine esprime tale concetto con una “semplice” silhouette femminile, immersa in trasparenza in uno sfondo scuro, allusivo della fervente immensità cosmica e al contempo della germinazione interna del corpo umano; a quella del grembo in cui cresce il nuovo essere; a quella della scura terra germogliante e del plancton oceanico, fino al ritmo cellulare inteso a tutta la creazione universale.
L’immagine è impregnata di dignità, e sacralità: in chiara evidenza l’ autorevolezza femminile e l’importanza attribuita ai valori di cui questo è portatore.
é stata in realtà la prima delle due opere gemelle a nascere artisticamente, parecchi anni fa, a seguito delle ricerche sul femminile sulle civiltà ancestrali, attivate da personalità come Marjia Gimbutas, Simone De Beauvoir, Margaret Murray, Sigfried Giedion, Armanda Guiducci, Riane Eisler, Olympe Des Gouges, Mary Wollstonecraft, Margaret Fuller, Virginia Wolf, Micea Eliade, Carl Gustave Jung,
J.J.. Bachofen, J.Stuart Mill , Eric Neumann, Robert Graves, Joseph Campbell, Ajit Mookerjee, Esther Harding, Tilde Giani Gallino, Angela Bianchini, Germaine Greer, Mary Daly, Vicki Noble, Sibilla Aleramo, Carla Lonzi, Starhawk, Ida Magli, Marina Valcarenghi,
C. PinKola Estés, Sivia Codecasa, Dario Valcarenghi, Philip Rawson, Shakruck Husain, Paolo Portone e numerosi altri
LEI CHE PORTA IN GREMBO GLI UNIVERSI
Coniugazione del Femminile con
la creazione universale, l’imponente immagine esprime tale concetto con una “semplice” silhouette femminile, immersa in trasparenza in uno sfondo scuro, allusivo della fervente immensità cosmica e al contempo della germinazione interna del corpo umano; a quella del grembo in cui cresce il nuovo essere; a quella della scura terra germogliante e del plancton oceanico, fino al ritmo cellulare inteso a tutta la creazione universale.
L’immagine è impregnata di dignità, e sacralità: in chiara evidenza l’ autorevolezza femminile e l’importanza attribuita ai valori di cui questo è portatore.
Un fiore luminoso, o un sole dal cuore nero è nel suo ventre,
aperto sul tutto che è all’inizio di ogni cosa…
Teri Volini,
mini nota biografica
Pittora, incisora, performer, land artista, designer, ricercatrice,
poeta, portatrice di memoria, linguista, conferenziera, ha esposto le magiche suggestioni de La
Montagna Stregata – ispirata alle piccole dolomiti lucane di cui è
originaria – seguita da diversi cicli di
Opere pittoriche, presenti in oltre 90 mostre personali in sedi regionali,
nazionali ed estere, come Potenza, Milano, Zurigo, Winterthur, Nizza, New York,
Arles en Provence, Canterbury... con notevoli riscontri di critica e pubblico,
ed in numerose collettive, con pubblicazioni, premi e riconoscimenti.
Tramite i diversi
linguaggi espressivi - pittura, scultura, poesia, installazioni, performance, azioni simboliche, manifesti d'artista, video, ricerche, conferenze, articoli, incontri con le giovani generazioni e la società civile, l'Aartsta biofila si fa promotrice di un nuovo rispetto
per il pianeta, percepito non come un oggetto da dominare e sfruttare, ma come
Terra Madre, generatrice e nutrice di tutti i viventi.
Presidente del Centro
d’Arte e Cultura Delta di Potenza, ha al suo attivo un sito web e un blog, due raccolte
poetiche, una trentina di ebook, pubblicazioni su diverse testate a livello
regionale e nazionale, la collaborazione in free lance con La Grande Lucania,
Il Lucano, Il Capricorno, Talenti Lucani, Valori.
Canta nella
donna il valore femminile originario, sottolineandone sacralità, bellezza e magia nell’esuberante creatività
e nella corrispondente ciclicità con
la Natura: l'una e l'altra essendo portatrici e nutrici di vita. Preconizza un tempo in cui l'arte e la vita
siano coincidenti ed in cui sia possibile riconquistare l'incanto gioioso di
fronte alla bellezza e al mistero della vita sulla terra.
www.terivolini.it
Biografia artistica ipertestuale - Parte 2a - Fare arte all’inizio del terzo millennio - fino al 2009 - pagg 416 https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica_ipertestuale_di_fcc29ada2a5632
Parte 4°a e 5a Work in progress
Biografia artistica ipertestuale di
Teri Volini - parte 1a - Dalla Montagna Stregata
alle performances e installazioni
fino al 1999, pagg. 404 - https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia__artistica_teri_volini_pa
fino al 1999, pagg. 404 - https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia__artistica_teri_volini_pa
Biografia artistica ipertestuale - Parte 2a - Fare arte all’inizio del terzo millennio - fino al 2009 - pagg 416 https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica_ipertestuale_di_fcc29ada2a5632
Biografia ipertestuale parte 3a L'arte che crea strutture nella società-da 2010 al 2014
pagg 434
https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica__teri_volini__3a_parte_dal_201
pagg 434
https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica__teri_volini__3a_parte_dal_201
Parte 4°a e 5a Work in progress